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◉ la giornata

Zelensky: il Donbas è "completamente distrutto"

Enrico Cicchetti

Washington accusa la Russia di usare “il cibo come arma” e il congresso americano approva il più grande pacchetto di aiuti per l'Ucraina. Nuove prove di crimini di guerra delle truppe di Putin. Attacco DDos contro l'Italia

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  • Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky dice che le forze russe hanno "completamente distrutto" la regione orientale del Donbas. "Là è l'inferno, e non è un'esagerazione". 
  • I senatori americani approvano quasi 40 miliardi di dollari di aiuti all'Ucraina, il più grande pacchetto di sostegno da quando la Russia ha invaso il paese
  • Il presidente Joe Biden afferma che Finlandia e Svezia hanno il suo "pieno appoggio" nelle loro offerte per l'adesione alla Nato

L'allarme di Kiyv: "Mosca pronta a colpire con 16 missili dal Mar Nero"

Le forze armate russe si sono preparate per lanciare dal Mar Nero 16 missili da crociera del tipo Kalibr contro l'Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, in un briefing. A suo dire le navi russe presenti nel Mar Nero e nel Mar d'Azov stanno isolando l'area delle ostilità, oltre a effettuare ricognizioni e fornire supporto antincendio alle loro truppe nella direzione costiera. Secondo l'intelligence ucraina, a partire da oggi, sono almeno due le navi russe presenti nel Mar Nero con una raffica totale di 16 vettori Kalibr.

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Non solo Washington. Gli "altri" aiuti

Oggi il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti militari e umanitari da 40 miliardi di dollari all'Ucraina (vedi il punto più sotto). Ma non è il solo aiuto ricevuto da Kyiv: il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha detto di essere grato alla Commissione Europea e alla sua presidente, Ursula von der Leyen, perché l'Unione europea ha erogato 600 milioni di euro all'Ucraina nell'ambito di un programma di assistenza finanziaria.

     
Le nazioni del G7 hanno promesso 19,8 miliardi di dollari per sostenere le finanze pubbliche del paese, si legge nella dichiarazione conclusiva redatta dai ministri delle finanze dei sette paesi più industiralizzati al mondo. Il Gruppo dei Sette - che rappresentano Stati Uniti, Giappone, Canada, Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia - hanno promesso denaro sufficiente per mantenere a galla l'economia devastata dell'Ucraina finché la guerra continuerà.

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Il ministro delle finanze tedesco, Christian Lindner, ha detto che 9,5 miliardi di dollari, quasi la metà del totale, sono già stati mobilitati durante la riunione di questi giorni a Koenigswinter, in Germania.


  

Verso la carestia

L'invasione russa dell'Ucraina potrebbe presto causare una crisi alimentare globale che potrebbe durare per anni, avvertono le Nazioni Unite. Il conflitto ha interrotto le forniture dai porti ucraini, che un tempo esportavano grandi quantità di olio e cereali. Ciò ha ridotto le forniture globali e fatto salire il prezzo delle risorse alternative, con prezzi dei prodotti alimentari che in tutto il mondo sono saliti quasi del 30per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'alto costo degli alimenti di base ha già aumentato di 440 milioni il numero di persone che non possono essere sicure di mangiare a sufficienza, arrivando a 1,6 miliardi, con quasi 250 milioni sull'orlo della carestia, riferisce l'Economist.


  

Reazioni all'allargamento Nato. Mosca minaccia di tagliare il gas a Helsinki

Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha avvertito che Mosca sta adottando “contromisure adeguate” in risposta alla candidatura della Finlandia e della Svezia alla Nato. L'adesione dei paesi scandinavi all'alleanza atlantica ha portato a un aumento delle minacce militari vicino al confine, ha dichiarato Shoigu, secondo l'agenzia russa Interfax. Secondo l'agenzia di stampa Ria, che è di proprietà dello stato russo, Mosca avrebbe risposto a queste minacce formando 12 nuove unità nel suo distretto militare occidentale.

Poco dopo una nota del grossista di gas finlandese Gasum, ha avvertito che la russa Gazprom da sabato mattina taglierà le forniture di gas alla Finlandia. 

 

Nel pomeriggio di venerdì 20 maggio, Gazprom Export ha informato Gasum che le forniture di gas naturale alla Finlandia in base al contratto di fornitura di Gasum saranno tagliate sabato 21 maggio alle 04:00 (GMT). La società continuerà a fornire gas ai clienti finlandesi da altre fonti attraverso il gasdotto Balticconnector.

 

Il ceo di Gasum, Mika Wiljanen, ha cercato di rassicurare i clienti sul fatto che nei prossimi mesi ci sarà abbastanza gas per tutti: "Ci siamo preparati con cura a questa situazione e, a condizione che non ci saranno interruzioni nella rete di trasporto del gas, nei prossimi mesi saremo in grado di rifornire di gas tutti i nostri clienti".


 

L'orrore di Mariupol in prima persona

Vale la pena guardare e leggere lo straordinario reportage di Associated Press, basato sulle registrazioni della bodycam di un medico di Mariupol che sono state fatte uscire di nascosto dal paese a marzo da un team di AP, gli ultimi giornalisti internazionali a lasciare la città. Attenzione però, contiene immagini che possono urtare la vostra senisibilità.

    

Yuliia Paievska è nota in Ucraina con il nome di Tayra ed è stata membro degli Ukraine Invictus Games per veterani militari, dove ha gareggiato nel tiro con l'arco e nel nuoto. Nel 2021 le era stata data una bodycam per girare una serie di documentari Netflix su figure ispiratrici, prodotta dal principe britannico Harry. Ma quando le forze russe hanno invaso l'Ucraina, Paievska l'ha usata per girare scene di civili e soldati feriti.

 

Il 16 marzo, il giorno dopo aver consegnato la scheda dati della telecamera ai giornalisti di AP, Tayra è stata catturata dalle forze russe, insieme al suo autista, Serhiy. L'ultima volta che è stata vista è stata in un telegiornale russo il 21 marzo, dove ha letto una dichiarazione che chiedeva la fine dei combattimenti.


  

Hacker russi contro l'Italia

Un attacco hacker a vari portali istituzionali italiani è in corso dalle 22 di ieri sera. A rivendicare l'offensiva informatica sarebbe stato il collettivo russo Killnet, che ha preso di mira i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell'Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, dell'Istruzione e dei Beni Culturali. Il collettivo Killnet ha lanciato l'attacco DDos indicando sui propri canali Telegram un lungo elenco di obiettivi, una cinquantina in tutto tra ministeri, aziende, autorità di garanzia, media, organi giudiziari. "Fuoco a tutti" hanno scritto gli hacker che in un messaggio precedente avevano dato le istruzioni "per liquidare la struttura informativa italiana".

   

Gli attacchi sono stati di tipo DDoS (Distributed Denial of Service), cioè una serie di attacchi informatici che puntano a saturare le richieste che un sito web può sostenere. Siamo chiari: non è un’azione di intelligence con i servizi segreti di una nazione ostile per prendere possesso di dati riservati dai nostri database. Anche perché, se lo fosse stato, sarebbe stato bizzarro annunciarlo a tutti.

  

Quel che è successo ha portato “semplicemente” al superamento della capacità di banda del server che impedisce ai siti colpiti di funzionare correttamente. Lo scopo è proprio quello di interrompere un servizio rendendolo inutilizzabile con con un enorme bombardamento di richieste.

  

   

Per una bizzarra coincidenza, l’avvio delle operazioni per rafforzare la nostra difesa cibernetica è scattato alla vigilia dell’altra “operazione”, quella sedicente speciale lanciata da Vladimir Putin nell’invadere l’Ucraina. E forse allora non è un caso che il precipitare degli eventi, la deflagrazione di una crisi diplomatica a livello globale, abbia indotto il governo a valutare un immediato passo in avanti, nella direzione intrapresa. L'Agenzia italiana per la cybersicurezza si trova ora a rincorrere gli altri stati nel momento di massima allerta internazionale.

 


    

Le mosse di Washington

Il segretario di stato americano Antony Blinken ha accusato la Russia di usare “il cibo come arma” bloccando i porti ucraini del Mar Nero. Dmitry Medvedev, ex presidente russo e ora alto funzionario della sicurezza, afferma che l'occidente non dovrebbe aspettarsi che la Russia continui a rifornirlo di cibo se colpisce Mosca con le sanzioni. “Le cose non funzionano così, non siamo idioti”. Funzionari americani stanno inoltre valutando la possibilità di armare l'esercito ucraino con missili antinave avanzati, ha riferito l'agenzia di stampa Reuters. Citando i funzionari dell'amministrazione Biden, il report sostiene che la Casa Bianca potrebbe offrire a Kyiv missili Harpoon e Naval Strike con cui prendere di mira la flotta russa nel Mar Nero, che al momento sta bloccando i porti ucraini.

   

 

Nella notte italiana c'è stata una telefonata tra i generali Milley e Gerasimov, la prima dall’11 febbraio. La Difesa americana si è trincerata dietro una dichiarazione vaga: "I leader militari hanno discusso diversi temi di preoccupazione legati alla sicurezza e hanno convenuto nel mantenere le linee di comunicazione aperte". Appena poco più loquaci i russi, la Tass però ha indicato "l’Ucraina" fra i temi di preoccupazione. Nei giorni immediatamente successivi all’invasione, Mosca e Washington, pur a fatica, avevano costruito una "linea di comunicazione diretta" – figlia del leggendario telefono rosso dei tempi della Guerra Fredda – per evitare incidenti sul teatro bellico, come già sperimentato durante il conflitto in Siria.

 

Intanto il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un pacchetto di aiuti militari e umanitari da 40 miliardi di dollari all'Ucraina. È il più grande pacchetto di aiuti di emergenza mai stanziati fino a oggi per Kyiv. Così il totale degli aiuti consegnati dagli americani all'Ucraina arriva a oltre 50 miliardi di dollari.

 

Joe Biden ha detto che Finlandia e Svezia "soddisfano ogni requisito della Nato" per aderire all'alleanza e avere il "pieno e completo sostegno" degli Stati Uniti. Parlando in una conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca con il primo ministro svedese, Magdalena Andersson, e il presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, ha anche detto di essere fiducioso che le preoccupazioni della Turchia riguardo alla loro adesione possano essere affrontate.


    

"L'inferno" nel Donbas 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che il Donbas, la regione nel sud est del paese dove la Russia sta ora concentrando i suoi sforzi principali, è stato "completamente distrutto". "C'è l'inferno, e non è un'esagerazione", ha detto nel suo discorso serale. "I bombardamenti, gli attacchi aerei e missilistici dell'esercito russo: tutto questo non è solo ostilità bellica".

 

  

La Russia è impegnata in un "tentativo deliberato e criminale di uccidere il maggior numero possibile di ucraini", ha detto Zelenskiy e ha accusato Mosca di aver commesso un genocidio.

  

I bombardamenti russi nella regione di Luhansk hanno ucciso 13 civili nelle ultime 24 ore, ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale, Serhiy Hayday. Dodici sono stati uccisi nella città di Severodonesk, ha detto. La città è strategicamente importante per i russi perché il suo controllo consentirebbe di guidare l'offensiva verso ovest e collegarsi con le forze russe che spingono a sud-est di Izyum.

 

Mykhailo Podolyak, il principale consigliere presidenziale dell'Ucraina e membro della squadra negoziale, ha affermato che un cessate il fuoco con la Russia è "impossibile senza il ritiro totale delle truppe russe". Podolyak ha detto che Kyiv non era interessata a una nuova "Minsk", riferendosi all'accordo del 2015, mediato da Francia e Germania, che tentava di garantire un cessate il fuoco tra il governo ucraino e i separatisti sostenuti dalla Russia nell'est dell'Ucraina.


  

Nuove prove di crimini di guerra russi

Una indagine del New York Times sulle atrocità commesse dalle forze russe a Bucha, fuori Kyiv, mette sul tavolo nuove prove video che legano gli uomini di Putin all'esecuzione di otto prigionieri ucraini il 4 marzo. Mosca ha ripetutamente negato notizie di illeciti durante l'occupazione della città. Il Nyt dice che i ministeri della Difesa e degli Affari esteri russi non hanno risposto alle nuove richieste di commento.

Attenzione: le immagini e i video contenuti nell'inchiesta possono urtare la vostra sensibilità.

  


    

Sul terreno

Una volta che la Russia si sarà assicurata Mariupol, probabilmente ridispiegherà le forze che aveva lì nel Donbas, sostiene il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento d'intelligence. 

La tenace resistenza ucraina a Mariupol dall'inizio della guerra farà sì che le forze russe oggi nell'area dovranno essere riequipaggiate e ristrutturate prima che possano essere ridistribuite efficacemente. Un processo che prende parecchio tempo. Ma, sostiene Londra, a causa della pressione a cui sono sottoposti i comandanti russi, probabilmente lo faranno "senza un'adeguata preparazione".


    

Il processo al soldato russo che ha ucciso un civile

Vadim Shishimarin, un comandante di carro armato di 21 anni, ha chiesto a una vedova ucraina di perdonarlo per l'omicidio di suo marito. Mercoledì si era dichiarato colpevole di aver ucciso un civile disarmato di 62 anni nel villaggio di Chupakhivka, nel nord-est dell'Ucraina, il 28 febbraio. La pubblica accuysa ha chiesto l'ergastolo. 

 

Nella sua deposizione il soldato ha raccontato dettagliatamente come ha sparato contro l'uomo sulla bicicletta: ha detto che all'inizio si è rifiutato di sparare, ma gli è stato ordinato ed è stato minacciato da un altro soldato. 

 

   

Viktor Ovsyannikov, l'avvocato di Shishimarin, sostiene che il giovane soldato ha eseguito un ordine ricevuto da qualcuno di rango superiore e che non poteva sapere se eseguire quell'ordine fosse o meno un crimine di guerra. Lunedì è atteso il verdetto


 

Tagli a Schröder 

La commissione di bilancio del Bundestag ha deciso che l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder perderà alcuni privilegi per non aver interrotto i suoi legami con le compagnie energetiche russe durante la guerra in Ucraina. Schröder - cancelliere dal 1998 al 2005 - sarà privato del suo ufficio e del suo personale, che nel 2021 è costato ai contribuenti circa 419.000 euro.

La mozione, approvata ieri pomeriggio con il sostegno del Partito socialdemocratico (Spd) di Schröder, dei Verdi e del Partito Liberale Democratico, per evitare contestazioni legali, non menziona i collegamenti del politico tedesco con il Cremlino. Sostiene invece che l'ex leader non adempie più a nessun obbligo permanente come uomo di stato e quindi non richiede un ufficio e personale per farlo. Il principale partito di opposizione, l'Unione Cristiano Democratica (Cdu), ha appoggiato l'iniziativa anche se aveva chiesto al governo di tagliare pure la pensione dell'ex cancelliere, circa 100mila euro l'anno.

 

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