editoriali

L'Anpi partecipa a una manifestazione stalinista e filoputiniana

Redazione

L'Associazione nazionale partigiani in piazza con un’organizzazione comunista e antiucraina. Ma guai a chiamarli “filorussi"

Se qualcuno li definisce “putiniani” si offendono, evocando addirittura persecuzioni e maccartismo nei confronti delle loro posizioni “pacifiste”. In realtà l’Associazione nazionale dei partigiani  sull’invasione dell’Ucraina ha assunto sin dall’inizio un’impostazione che nei fatti è filoputiniana, perché schierata contro gli aiuti militari e molto più concentrata sulle critiche a Zelensky e agli Stati Uniti che ai crimini commessi dall’esercito russo.  Un caso emblematico è la partecipazione dell’Anpi, con tanto di logo sulla locandina, alla “Festa  della Riscossa Popolare” organizzata dal Partito dei Carc a Napoli. Sul palco, durante il concerto dei 99 Posse, mentre veniva cantata una canzone “contro la guerra” sono state esposte le bandiere delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk: i due staterelli fantoccio creati da Putin per muovere guerra all’Ucraina e ora formalmente annessi alla Russia.

La piattaforma della manifestazione, a cui hanno aderito il presidente dell’Anpi di Napoli Ciro Raia, il presidente del VI municipio di Napoli Sandro Fucito (Sinistra italiana) e il presidente dell’VIII municipio Nicola Nardella (M5s), era contro il governo “asservito alle forze che oggi occupano il paese, la Nato, la Ue, il Vaticano, i sionisti e le organizzazioni criminali”. Durante la sessione dal titolo “Stalin e la rinascita del movimento comunista” sono state lette anche alcune opere del dittatore sovietico, vittima secondo i relatori di una “campagna di manipolazione delle conoscenze da parte del nemico” capitalista. E’ impossibile che l’Anpi non sapesse chi sono i Carc, un’organizzazione  comunista e  filoputiniana che lo scorso 25 aprile aggredì il segretario del Pd Enrico Letta cacciandolo dal corteo in cui era presente anche il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo. Se l’Anpi sostiene consapevolmente le iniziative di movimenti stalinisti e pro invasione, non dovrebbe scandalizzarsi se viene definita putiniana. Dovrebbe al limite vergognarsi, sempre che conservi ancora un briciolo di pudore

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