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L'intervista

Renzi, Calenda e Renew Europe visti da +Europa. Parla Riccardo Magi

Marianna Rizzini

Nonostante la rottura fra Iv e Azione, sta per arrivare a Roma la delegazione del gruppo europeo per propiziare la nascita di un Terzo polo a Bruxelles. “Ragioniamo su obiettivi che ci trovano concordi”, ci dice il segretario di Emma Bonino

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Viste da Roma, le parole di Nicola Danti, vicepresidente di Renew Europe ed europarlamentare di Iv, sembrano cadere da un pianeta lontano, stante la crisi-divorzio nel terzo polo che fu: “Il 24 maggio, a Roma, accoglieremo Renew Europe, la nostra casa madre, l’orizzonte a cui guardare per le prossime sfide che ci aspettano. Lo faremo con un importante evento pubblico al Teatro Eliseo. C’è bisogno di lavorare a una grande lista, alle elezioni Europee, che metta insieme tutti coloro che vogliono altro, rispetto al sovranismo della destra e al massimalismo della sinistra. Abbiamo una grande responsabilità, non dobbiamo fallire”. Visto da Bruxelles, il deflagrare anche parlamentare di quella che, fino a un mese fa, sembrava essere un’intesa complicata ma non proprio destinata alla precoce consunzione, deve sembrare, ora, con i gruppi comuni italiani in bilico sul ciglio del burrone, una bizzaria poco comprensibile, forse un bluff.

 

E insomma, sta per arrivare a Roma la delegazione europea di Re, presieduta da Stéphane Séjourné, con l’idea di propiziare la nascita di un terzo polo europeo, proprio mentre nella stessa Roma ci si prepara a un weekend tormentato dalle due parti degli schieramenti litiganti del terzo polo esploso, anche se c’è chi, come il deputato di Iv Luigi Marattin, invoca il ravvedimento operoso (e però ieri la segreteria romana di Azione ha comunicato, poi smentita da fonti della stessa Azione al grido di “fake news”, il passaggio a Italia Viva). Sul breve orizzonte, intanto, ci sono le riunioni dei parlamentari: lunedì al Senato e martedì alla Camera. Il tutto, visto infine con gli occhi degli invitati esterni all’evento di Renew Europe, esterni ma contigui, e cioè da +Europa, potrebbe apparire non proprio beneaugurante, date le circostanze, ma il segretario di + Europa e deputato Riccardo Magi si augura si possa ragionare, intanto, “su alcuni obiettivi annunciati in precedenza, e quindi sulla costruzione di una maggiore integrazione politica europea e su un sistema di difesa comune – obiettivi che ci trovano concordi”.

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Sulla “lettura del quadro politico, invece, dice Magi, "la riproposizione dello schema di un terzo polo come schema di equidistanza tra forze estreme, una destra conservatrice europea e una sinistra più a sinistra dei socialisti, non sembra reggere lo schema stesso. È noto infatti che, per esempio, una parte del Ppe è estremamente conservatrice, tanto da sovrapporsi su alcuni temi a forze più estreme. Bisogna vigilare perché non si rinforzi chi, in Europa, anima spinte nazionaliste”. Sempre a proposito della riproposizione di un modello che “non appare di buon auspicio e che non sembra neppure calzante”, Magi invita Azione ed Iv a riflettere, e tutti ad adottare “uno sguardo meno schematico”. Intanto il segretario generale del Partito democratico europeo Sandro Gozi cerca di fare da paciere tra Azione e Iv, ricordando che “esponenti dei due partiti stanno lavorando a un ‘Manifesto comune di Renew Europe’”.

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