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maalox o pop corn?

Lunedì il finale della serie Renzi-Calenda. Spoiler: si lasciano

Simone Canettieri

Lunedì sera è in programma la riunione dei senatori renzian-calendiani. Forse l’ultima tutti insieme prima del divorzio, la creazione cioè di un gruppo autonomo di Italia viva con Azione destinata al gruppo misto. Ci saranno anche i due leader

Ultime dal pianeta Terzo polo. Lunedì sera è in programma la riunione dei senatori renzian-calendiani. Forse l’ultima tutti insieme prima del divorzio, la creazione cioè di un gruppo autonomo di Italia viva con Azione destinata al gruppo Misto in compagnia di Verdi e sinistra (che nemesi). Per lunedì insomma è in programma la riunione convocata da Raffaella Paita, capogruppo a Palazzo Madama.

 

Carlo Calenda ci sarà. E anche Matteo Renzi. Forse collegato via Skype, e non di persona. Ma poco importa. Sarà il “momento del chiarimento umano e politico” dicono dalle parti dell’ex premier. Roba da maalox o da pop corn? Dipende dai punti di vista. Di sicuro Calenda in queste ore sembra non aver voglia di dare inchiostro ulteriore a questo romanzo d’appendice e quindi rimane, dice, in silenzio. Già che alla fine si sia trovata un’intesa sul giorno dell’assemblea è una mezza notizia: doveva tenersi sabato, alla fine ci sarà dopo due giorni. Maria Elena Boschi a nome della compagnia rilancia il seguente diktat agli ex amici azionisti: “Chiarimento o è finita”.

 

Il gruppo della Camera è chiamato a un’assemblea martedì. Ma tutto dipenderà da quella del giorno prima. La fotografia del Terzo polo, mentre scriviamo, è la seguente: Renzi si è messo di buzzo buono per isolare il leader di Azione (e spingerlo verso il Pd per forza d’inerzia con tutte le conseguenze del caso). Renzi ha inoltre i senatori per formare un gruppo di Iv (ne bastano sei) e altrettanto potrebbe fare con deroga e nuovi acquisti a Montecitorio. Anche sui territori è in corso la transumanza a senso unico. Il senatore fiorentino è in movimento.

Tra realtà e sogni. Come, in quest’ultimo caso, l’indiscrezione del Foglio sul corteggiamento  di Paolo Gentiloni, commissario Ue del Pd: “Paolo è un amico - dice l’ex premier – per lui le porte sono aperte, ma non credo che verrà. Lasciamolo in Europa”. E però tutto si muove nel mondo renziano, compresa l’idea di mandare in sofferenza il personale politico che sta con Calenda. Da qui le voci di Transatlantico su un possibile ritorno in Forza Italia di Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna, specie ora che Licia Ronzulli sembra aver perso potere interno (dentro al partito del Cav., altro ambientino niente male, danno per imminente la sua sostituzione da capogruppo in Senato per far spazio a Mario Occhiuto). Illazioni, veleni e nessun dorma. Ecco forse perché Calenda per il momento si morde la lingua e studia il da farsi. In attesa di lunedì, certo. La sera del definitivo chiarimento con  Renzi. Solo posti in piedi, si prega di spegnere i cellulari in sala. 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.