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il colloquio

Zingaretti: "Dopo la sleppa delle regionali al Pd serve una scossa: Elly Schlein"

Simone Canettieri

L'ex governatore del Lazio ed ex segretario dem commenta il risultato delle elezioni: "Dobbiamo ricostruire. Conte? Ha sbagliato, pensava di fare del male alla sinistra ma alla fine non ha raccolto nemmeno il dieci per cento"

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“Serve uno choc, serve Elly Schlein. L’unica che può rispondere a una domanda di rinnovamento”. Nicola Zingaretti, deputato Pd ed ex governatore del Lazio appena conquistato in fanteria dal centrodestra, si confessa con il Foglio. “Forse ci voleva questa sleppa. Quando lo dicevo io che serviva il campo largo mi dicevano che ero fissato”.

La vittoria del destra, il successo di Rocca, certifica anche la fine de modello Zinga nel Lazio?

“Non penso proprio. Basta guardare i dati”.

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Cioè?

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“L’astensione ha colpito il centrosinistra: il nostro popolo non è andato a votare quando si è reso conto che non c’era una proposta di governo, che noi e il M5S andavamo divisi, ma uniti verso la sconfitta”.

Chi ha sbagliato più forte nel Lazio: Conte o Calenda?

“Conte, senza dubbio. Pensava di poter far del male alla sinistra, ma alla fine non ha raccolto nemmeno il dieci per cento”.

Adesso c’è il congresso del Pd che lei ha definito soporifero. Sempre convinto che la sua Elly sia meglio di Bonaccini, un figlio del partito rosso come lei?

“Senza ombra di dubbio. Ormai dobbiamo ricostruire. La sconfitta è alle spalle, occorre voltare pagina. E non pensare alla restaurazione. Dopo questa sleppa serve una scossa, uno choc”.

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