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Il caso

Lazio, D'Amato al M5s: "Insieme alle elezioni". Calenda: "Allora ci sfiliamo"

Simone Canettieri

Il candidato del Terzo polo e del Pd: "Ticket anche in extremis con i grillini per non far vincere Rocca". Il leader di Azione: "Se è così, corriamo da soli"

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Nel Lazio la coalizione di centrosinistra scoppia. Il giorno dopo la presentazione di Francesco Rocca da parte di tutto il centrodestra unito, la reazione di Alessio D'Amato non si è fatta attendere.

L'assessore alla Sanità uscente e candidato di Pd e Terzo Polo ha lanciato un appello al M5s, intenzionato a correre da solo con Donatella Bianchi: "Da parte mia le porte sono sempre aperte ai grillini, anche per un ticket in extremis".

Secondo i sondaggi, infatti, Rocca è destinato a vincere grazie alle divisioni dell'altro campo. L'uscita di D'Amato non è andata giù a Calenda che tecnicamente lo ha candidato per primo alla successione di Zingaretti nel Lazio: "Faccelo sapere rapidamente Alessio, in tempo per presentare un nostro candidato alternativo a questo eventuale pastrocchio con i 5S. Basta giochini e alchimie. Parliamo di programmi". 

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Va detto che dalle parti di Giuseppe Conte non pensano a passi indietro. "La nostra candidata sarà presentata la prossima settimana", dicono dal M5s.  

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 Intanto Bianchi ha fatto sapere che non si dimetterà da presidente del Parco delle Cinque terre in Liguria, nomina del governo Toti, dunque di centrodestra.  "Non c'è incompatibilita' e anche in Liguria c'e' ancora molto lavoro da fare. La candidatura alla guida della Regione Lazio non implica nessun profilo di incompatibilità e non è un fattore ostativo al pieno svolgimento del mio ruolo al servizio del Parco - ha spiegato Bianchi al Secolo XIX -. Continuero' a dare il mio contributo, a maggior ragione in questa fase cosi' delicata e decisiva per la crescita e lo sviluppo del Parco nazionale delle Cinque terre".

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