"Orgoglio dem"

Letta accelera e apre il congresso a Schlein (e compagni): "Primarie il 19 febbraio"

Ruggiero Montenegro

In assemblea, il segretario detta la road map, chiede di allargare la partecipazione e rilancia: " E' il giorno dell'orgoglio. Siamo l’unica alternativa alla destra. Il governo ha un orizzonte corto. La legge di bilancio? Improvvisata”. Approvata la modifica dello statuto per consentire agli iscritti dell'ultima ora di candidarsi alle primarie

La parole d'ordine sono "responsabilità" e "orgoglio". Quelle da cui dovrà partire il tentativo (l'ennesimo) di rinnovare il Pd. "Un partito aperto il più possibile alla società e a chiunque voglia contribuire alla rigenerazione". A Roberto Speranza, a Pier Luigi Bersani e soprattutto a Elly Schlein. Sono i concetti chiave della relazione di Enrico Letta, aprendo l'assemblea del Pd che approverà più tardi le modifiche statutarie -  anche quella dell''articolo 12, in modo da permettere le candidature degli iscritti dell'ultim'ora - con cui si avvia ufficialmente la fase costituente e viene individuata la data delle primarie. Si faranno "il 19 febbraio", regionali permettendo.

"Fissiamo tempi certi ma è una parola presa con il benefico dell’inventario per motivi che non riguardano noi. Ci sono le elezioni regionali, saranno fissate presumibilmente a febbraio, la data non è stata ancora identificata. Nella proposta abbiamo previsto una flessibilità necessaria per gestire le cose al meglio". ha spiegato Enrico Letta. Un'accelerazione rispetto alle prime ipotesi, che volevano la consultazione a marzo o aprile, frutto di una mediazione tra le correnti interne. Ma si tratta, assicura l'ex professore di Sciences Po, di "un accorciamento esclusivamente del voto, sia per quello degli iscritti che per le primarie, e mantiene in vita la fase constituente". In cui il Pd dovrà trovare una nuova identità e al contempo dovrà essere in grado di fare opposizione.

"I primi passi del governo lasciano intendere un grande spazio che noi dobbiamo cogliere, abbiamo il dovere di farlo", dice ancora l'ex premier ai delegati, convocati in streaming e in presenza. "Governo e maggioranza hanno un orizzonte corto, vivono di contraddizioni. Basta guardare alla Sicilia e alla Lombardia". Ma intanto, prosegue il segretario, bisogna rispondere al "pasticcio istituzionale, autonomia differenziata più presidenzialismo, in cui mettono insieme la bandiera della Lega e quella di FdI. Noi non consentiremo di stravolgere la Costituzione". 

Prima però c'è la Finanziaria. Quella proposta dal governo Meloni "dà l’idea dell’improvvisazione”. Per questo “la prima iniziativa” di questa fase costituente è fissata per sabato 3 dicembre, con “iniziative su tutti i territori sulla nostra controproposta di legge di Bilancio”. Sarà incentrata su “salari, caro vita, inflazione, salario minimo". Letta ha anche ribadito che resterà garante di questo percorso: "E' importante che ci sia qualcuno che si assume le responsabilità, che si prende critiche e fischi", è il ragionamento. La stessa responsabilità che chiede ai suoi, per evitare posizioni del tipo: "Se vince tizio questo non è più il mio partito. Dobbiamo essere tutti fortemente impegnati a dire che questo è il nostro partito". Un messaggio, una strigliata, alle correnti e insieme un richiamo all'unità, perchè ci sono "pezzi di opposizione contro noi e non contro destra".

Ragioni per cui, alla fine, Letta ha difeso (anche dal fuoco amico, appunto) le scelte per le regionali. "Siamo l’unica alternativa alla destra, il Pd ha costruito una coalizione in Lazio e Lombardia per mettere in campo candidature credibili. Majorino e D’Amato corrono per vincere"

Dopo circa 5 ore, la road map e le modifiche ai regolamenti proposte da Enrico Letta sono state votate e approvate - 553 favorevoli, 21 contrari e 36 astenuti - dall'Assemblea. Diversamente l'ordine del giorno "anti correnti", presentato da Marianna Madia e Lia Quartapelle (e anticipato su queste pagine), non è stato messo ai voti. Come da pronostico. Ma, ha chiarito lo stesso segretario: "Lo assumiamo e mi prendo io l’impegno. Farò una proposta sul regolamento congressuale". E da qui si ripartirà. 

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