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al voto 16 milioni di cittadini

Election day in Lazio e Lombardia: si vota il 12 febbraio

Valerio Valentini

A Milano, a destra, si pensa di accelerare sulle elezioni: tanto, in terra lombarda, il Pd è ancora in alto mare. Ma nella regione della Capitale il centrodestra brancola nel buio incerto su chi contrapporre a D'Amato

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Sembrava probabile, ora è sicuro. Manca solo l'ufficialità, ma la decisione è presa. Sarà election day. Lombardia e Lazio voteranno insieme, lo stesso giorno: e la data individuata è quella di domenica 12 febbraio. 


Alla base della decisione interessi convergenti, per così dire, seppure contrapposti. Da un lato, alla Pisana, l'interesse abbastanza trasversale di tirarla per le lunghe il più possibile: esigenza sentita soprattutto a sinistra, in quel Pd che spera di tenere il fortino lasciato sguarnito da Nicola Zingaretti e vuole provare a sfruttare l'onda lunga del dibattito congressuale come volano per la campagna elettorale, col centrodestra che del resto vaga ancora alla ricerca di un candidato da opporre all'assessore alla Sanità uscente, Alessio D'Amato, investito da dem e Terzo polo.

 

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Dall'altro lato, poi, la fretta di Attilio Fontana. A Milano, come confidava nei giorni scorsi anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, si temono i possibili effetti negativi di inflazione e recessione, che si faranno sentire in modo sempre più notevole nel corso del 2023. Dunque, meglio anticipare. Anche perché in Lombardia è il centrosinistra a brancolare nel buio, col Pd ostinato a non condividere il nome di Letizia Moratti proposto da Carlo Calenda, ma al contempo incapace di trovare una candidatura spendibile. 
E così, il 12 febbraio, si voterà in entrambe le regioni. E basta un numero, a comprendere perché non sarà solo un voto locale: tra Lazio e Lombardia, ci sono quasi 16 milioni di abitanti. Più di un quarto del totale dei cittadini italiani.

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