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La diretta

Il governo Meloni ottiene la fiducia alla Camera con 235 sì contro 154 no

La presidente del Consiglio davanti ai deputati ringrazia Draghi e Mattarella: "Qui per onorare il valore di tutte le donne italiane: sento la responsabilità". E cita da Nilde Iotti a Oriana Fallaci. Domani la replica al Senato

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La Camera approva la fiducia al governo Meloni

L'Aula della Camera ha approvato la mozione della maggioranza che esprime la fiducia al governo Meloni con 235 voti favorevoli e 154 contrari (5 gli astenuti). Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si presenterà domani in Senato alle 13 per ottenere il via libera definitivo da parte del parlamento al suo esecutivo.


Meloni e il riferimento a chi "stravolge i pronostici"

Il discorso integrale pronunciato alla Camera


 Meloni: "Le leggi razziali sono il punto più basso della storia italiana"

"A dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso. Esattamente come ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre". 

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Meloni: "Ci vuole riforma presidenziale contro instabilità politica"

Negli ultimi vent’anni l’Italia ha avuto in media un governo ogni due anni, cambiando spesso anche la maggioranza di riferimento. E’ la ragione per la quale i provvedimenti che garantivano sicuro e immediato consenso hanno sempre avuto la meglio sulle scelte strategiche. E’ la ragione per la quale le burocrazie sono spesso diventate intoccabili e impermeabili al merito. E’ la ragione per la quale la capacità negoziale dell’Italia nei consessi internazionali è stata debole. Ed è la ragione per la quale gli investimenti stranieri, che mal sopportano la mutevolezza dei governi, sono stati scoraggiati. Ed è la ragione la quale siamo fermamente convinti del fatto che l’Italia abbia bisogno di una riforma costituzionale in senso presidenziale, che garantisca stabilità e restituisca centralità alla sovranità popolare. Una riforma che consenta all’Italia di passare da una “democrazia interloquente” ad una “democrazia decidente”. Vogliamo partire dall’ipotesi di semipresidenzialismo sul modello francese, che in passato aveva ottenuto un ampio gradimento anche da parte del centrosinistra, ma rimaniamo aperti anche ad altre soluzioni.


Meloni: "Reddito di cittadinanza non è la soluzione per chi vuole lavorare"

C’è un tema di povertà dilagante che non possiamo ignorare. Sua Santità Papa Francesco, a cui rivolgo un affettuoso saluto, ha di recente ribadito un concetto importante: “La povertà non si combatte con l’assistenzialismo, la porta della dignità di un uomo è il lavoro”. E’ una verità profonda, che soltanto chi la povertà l’ha conosciuta da vicino può apprezzare appieno. È questa la strada che intendiamo percorrere: vogliamo mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare: penso ai pensionati in difficoltà, agli invalidi a cui va aumentato in ogni modo il grado di tutela, e anche a chi privo di reddito ha figli minori di cui farsi carico. A loro non sarà negato il doveroso aiuto dello Stato. Ma per gli altri, per chi è in grado di lavorare, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro, anche sfruttando appieno le risorse e le possibilità messe a disposizione dal Fondo sociale europeo. Perchè per come è stato pensato e realizzato, il rdc ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia".


Meloni: "Chi dall'estero dice: 'vigileremo' manca di rispetto al popolo italiano"

"Negli ultimi giorni sono stati in parecchi, anche fuori dai nostri confini nazionali, a dire di voler vigilare sul nuovo governo italiano. Direi che possono spendere meglio il loro tempo: questo parlamento ha valide e battagliere forze di opposizione più che capaci di far sentire la propria voce, senza bisogno, mi auguro, del soccorso esterno. E mi auguro che quelle forze convengano con me sul fatto che chi dall’estero dice di voler vigilare sull’Italia non manca di rispetto a me o a questo governo, manca di rispetto al popolo italiano che, voglio dirlo chiaramente, non ha lezioni da imparare".


Meloni: "Governo rispetterà regole europee e lavorerà per cambiarle"

"Una casa comune europea vuol dire certamente regole condivise, anche in ambito economico-finanziario. Questo Governo rispetterà le regole attualmente in vigore e nel contempo offrirà il suo contributo per cambiare quelle che non hanno funzionato, a partire dal dibattito in corso sulla riforma del patto di stabilità e crescita". Si tratta sempre di uno stralcio del discorso di Giorgia Meloni alla Camera. "Noi non concepiamo l’Unione Europea come un circolo elitario con soci di serie A e soci di serie B, o peggio come una società per azioni diretta da un consiglio di amministrazione con il solo compito di tenere i conti in ordine. L’Unione Europea per noi è la casa comune dei popoli europei e come tale deve essere in grado di fronteggiare le grandi sfide della nostra epoca, a partire da quelle che gli Stati membri difficilmente possono affrontare da soli", ha anche aggiunto Meloni.


Meloni: "Nato garantisce un quadro di pace: continueremo a essere partner affidabile"

"L’Alleanza Atlantica garantisce alle nostre democrazie un quadro di pace e sicurezza e che troppo spesso diamo per scontato. È dovere dell’Italia contribuirvi pienamente, perché, ci piaccia o no, la libertà ha un costo e quel costo per uno Stato è la capacità che ha di difendersi e l’affidabilità che dimostra nel quadro delle alleanze di cui fa parte. L’Italia negli anni ha saputo dimostrarla, a partire dalle tante missioni internazionali delle quali siamo stati protagonisti. E voglio per questo ringraziare le donne e gli uomini delle nostre Forze Armate per aver tenuto alto il prestigio dell’Italia nei contesti più difficili, anche a costo della propria vita: la Patria vi sarà sempre riconoscente. L’Italia continuerà ad essere partner affidabile in seno all’Alleanza Atlantica, a partire dal sostegno al valoroso popolo ucraino che si oppone all’invasione della Federazione Russa". 


Meloni: "Sbaglia chi crede si possa barattare la libertà dell'Ucraina con la nostra tranquillità"

"La guerra ha aggravato la situazione già molto difficile causata dagli aumenti del costo dell’energia e dei carburanti. Costi insostenibili per molte imprese, che potrebbero essere costrette a chiudere e a licenziare i propri lavoratori, e per milioni di famiglie che già oggi non sono più in grado di fare fronte al rincaro delle bollette. Ma sbaglia chi crede sia possibile barattare la libertà dell’Ucraina con la nostra tranquillità. Cedere al ricatto di Putin sull’energia non risolverebbe il problema, lo aggraverebbe aprendo la strada ad ulteriori pretese e ricatti, con futuri aumenti dell’energia ancora maggiori di quelli che abbiamo conosciuto in questi mesi". Lo ha detto Giorgia Meloni durante il discoro d'insediamento del suo governo alla Camera.


Meloni: "Situazione difficilissima, non possiamo perdere tempo"

"Siamo nel pieno di una tempesta, con un'imbarcazione che ha subito diversi danni, e gli italiani hanno affidato a noi il compito di condurre la nave in porto in questa difficilissima traversata". Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento in Aula alla Camera per la fiducia. "Eravamo consapevoli di quello che ci aspettava - va avanti il premier - come lo sono tutte le altre forze politiche, anche quelle che governando negli ultimi dieci anni hanno portato un peggioramento di tutti i principali fondamentali macroeconomici, e oggi diranno che hanno le ricette risolutive e sono pronte a imputare al nuovo governo, magari con il supporto di mezzi d'informazione schierati, le difficoltà che l'Italia affronta".


Meloni: "Con questo governo politico si rompe anomalia"

'Noi oggi interrompiamo questa anomalia, dando vita un governo pienamente politico e rappresentativo della volontà popolare''. Lo ha detto Giorgia Meloni nel suo intervento alla Camera. La premier ha ringraziato il capo dello stato Sergio Mattarella e il capo del governo uscente Mario Draghi per la velocità nel passaggio di consegne. "Si è molto ricamato su questo aspetto, ma così funziona nelle democrazie mature".


Meloni: "Grazie a tutte le donne che hanno dimostrato valore, spero di farlo anch'io"

"Tra i tanti pesi che sento gravare sulle mie spalle oggi, non può non esserci anche quello di essere la prima donna a capo del governo in questa Nazione. Quando mi soffermo sulla portata di questo fatto, mi ritrovo inevitabilmente a pensare alla responsabilità che ho di fronte alle tante donne che in questo momento affrontano difficoltà grandi e ingiuste per affermare il proprio talento o il diritto di vedere apprezzati i loro sacrifici quotidiani". Così il premier Giorgia Meloni, nel suo discorso alla Camera. "Ma penso anche, con riverenza, a coloro che hanno costruito con le assi del proprio esempio la scala che oggi consente a me di salire e rompere il pesante tetto di cristallo posto sulle nostre teste". Meloni ha poi citato alcune donne che hanno fatto la storia d'Italia tra cui Tina Anselmi, Nilde Iotti e Oriana Fallaci.


Il governo chiede la fiducia alla Camera

I ministeri sono stati assegnati, il giuramento è stato fatto, il primo Consiglio dei ministri completato e a Giorgia Meloni, manca l'ultimo tassello, chiedere la fiducia ai due rami del Parlamento. Inizia oggi alla Camera, alle 11. Si saprà alle 19 se è stata convincente, se la fiducia l'avrà ottenuta. Si replica domani al Senato.

Poi ci sarà da sbrigarsi. Perché la Finanziaria è da fare, il sottogoverno da completare cercando di far contenti tutti gli alleati, che sembrano essere il primo grande problema da risolvere per la presidente del Consiglio.


   

Come funziona il voto di fiducia

Giorgia Meloni terrà un discorso programmatico, uguale sia alla Camera e al Senato, e a seguire ci sarà il dibattito parlamentare. La premier avrà la possibilità di replicare al dibattito prima dell'effettivo voto di fiducia. Il voto di fiducia è l'ultimo passaggio formale per il nuovo governo: la Presidente del Consiglio ha già tenuto il primo Consiglio dei Ministri nella giornata di domenica.

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