Foto di Roberto Monaldo, via LaPresse 

frecciatine in coalizione

La Lega avverte Meloni: "Basta col 'ce lo chiede l'Europa' o non andiamo lontano"

Valerio Valentini

L'avvertimento del deputato leghista Claudio Borghi alla futura premier che sembra ragionare con cautela per quel che riguarda il bilancio statale, ma non solo

L’avvertimento arriva dall’organo ufficiale del partito. “Se chi ha votato per un cambiamento poi si ritrova i soliti tecnici e il solito ‘ce lo chiede l’Europa’, allora non sia va da nessuna parte”. A Claudio Borghi non deve parer vero, dopo quasi due anni di costrizione, di essere incaricato da Salvini di suonare, di nuovo, la sua campana preferita. “Certo che è possibile fare qualcosa di diverso in economia”, dice il neo senatore della Lega, su Radio Libertà.

 

“Ma bisogna trovare il coraggio di agire contro un sistema che ti offre facili soluzioni precotte, quelle del pilota automatico”. Altroché Draghi. E che l’avvertimento sia indirizzato alla leader di FdI, al suo sforzo di archiviare i toni da barricadera per votarsi alla morigeratezza di bilancio, diventa subito chiaro. “Abbiamo visto quanto velocemente i governi siano caduti in passato. Credo che sia tutto interesse di Giorgia Meloni riuscire a far qualcosa di diverso rispetto”.

 

Vale in ambito economico e non solo. “Perché anche sulle sanzioni alla Russia noi porteremo in tutte le sedi le nostre proposte di distensione”, dice Borghi. Alleata avvisata. E siamo solo al giorno quattro.

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  • Valerio Valentini
  • Nato a L'Aquila, nel 1991. Cresciuto a Collemare, lassù sull'Appennino. Maturità classica, laurea in Lettere moderne all'Università di Trento. Al Foglio dal 2017. Ho scritto un libro, "Gli 80 di Camporammaglia", edito da Laterza, con cui ho vinto il premio Campiello Opera Prima nel 2018. Mi piacciono i bei libri e il bel cinema. E il ciclismo, tutto, anche quello brutto.