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Il caso

Superbonus, così Conte ha omesso ai parlamentari M5s le aperture di Draghi

Simone Canettieri

Nei giorni scorsi Palazzo Chigi si era già attivato per aprire un tavolo tecnico al ministero dell'Economia per risolvere il caso della cessione del credito

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Mistero Superbonus. Nei giorni scorsi Mario Draghi ha detto a Giuseppe Conte che avrebbe aperto un tavolo tecnico per risolvere la questione e che stava lavorando a una bozza di soluzione sulle cessioni del credito.

Le rassicurazione di Palazzo Chigi, offerte durante le telefonate alla vigilia del voto sul Dl Aiuti, sono però cadute nel vuoto. Il capo del M5s non avrebbe riportato ai parlamentari la linea del premier, pronto a venire incontro alle istanze dei grillini. 

Il primo messaggio di distensione del governo è stato l'apertura di un tavolo tecnico al ministero del'Economia, attivato comunque la settimana scorsa nonostante i venti di crisi.

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Nei giorni scorsi è stato spiegato allo stretto giro di Conte che in manovra si sarebbe reso stabile il meccanismo della cessione del credito. Ma da quanto risulta a Il Foglio l'entourage del capo del M5s non ha diffuso questa ultima novità ai gruppi parlamentari: "Draghi ha chiuso su tutto la linea", ha spiegato il capo M5s agli eletti. Ma la faccenda è molto complessa. "Forse è stato Conte a usare anche questa vicenda per spingerci a non votare la fiducia a Draghi", spiega un dissidente grillino.

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