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Il caso

Pasticcio M5s: avrebbe usato un altro sito per convocare il voto sulla modifica dello statuto

Redazione

L'assemblea per decidere sulle modifiche da apportare al regolamento del Movimento cinque stelle sarebbe stata convocata su un portale diverso rispetto a quello indicato nello statuto. Ora il tribunale di Napoli dovrà decidere se ha viziato la procedura

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E' un'altra potenziale tegola per il M5s. Perché in teoria potrebbe invalidare, ancora una volta, il processo che ha portato all'incoronazione di Giuseppe Conte come capo politico dei Cinque stelle. Il tribunale di Napoli, che sta esaminando in questi giorni il ricorso degli attivisti guidati dall'avvocato Lorenzo Borrè contro il voto che ha apportato le modifiche allo statuto del M5s, dovrà decidere se l'utilizzo di una piattaforma diversa da quella indicata nello statuto per convocare l'assemblea degli iscritti possa aver viziato l'elezione di Conte. Perché il sito dell'associazione è sempre stato movimentocinquestelle.it, che appartiene a Beppe Grillo, a suo nipote e al suo commercialista. Ma l'assemblea per decidere sulle nuove regole del M5s venne convocata su un altro sito, 5stelle.eu. Questo perché il Movimento cinque stelle sosteneva di non essere più in possesso del dominio precedente.

In realtà, come ha appurato lo stesso Borré, il sito risultava raggiungibile fino a qualche giorno fa. Ed è stato oscurato solo in corrispondenza della decisione del Tribunale di Napoli. Che ora dovrà stabilire se per il M5s si tratta dell'ennesimo guaio. 

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