Osservata speciale
Giorgia Meloni e gli alleati. Trappole e prospettive viste dal politologo Luca Ricolfi
Lega e Forza Italia proveranno a fermare l'ascesa di Fratelli d'Italia. Gli ex An e le due alternative per districarsi nelle trame dei "parenti serpenti" del centrodestra
E’ un’osservata speciale, Giorgia Meloni, in questi giorni. La leader di FdI va infatti forte nei sondaggi, mentre il leader della Lega Matteo Salvini è in calo. Ma, pur con un biglietto della lotteria in mano, Meloni sa che Forza Italia e Lega cercheranno di bloccare la sua ascesa a premier. Come può, se può, uscire dalla possibile trappola? Lo chiediamo al politologo e sociologo Luca Ricolfi. “Devo fare una premessa, da ex sondaggista”, dice Ricolfi: “Attualmente Giorgia Meloni ha più voti di Silvio Berlusconi (ovvio), ha più voti di Salvini (ovvio), ma – a stare all’ultimo sondaggio Swg — ne ha pure di più di quelli che raccoglierebbe un ‘partitone’ che riunisse Forza Italia e Lega (meno ovvio). Vediamo perché.
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- Marianna Rizzini
Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.