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Il caso

Il no M5s all'inceneritore risveglia Raggi: "Conte, incontriamoci: ora barricate"

Simone Canettieri

L'ex sindaca chiede al leader  grillino e alla nemica Lombardi un vertice urgente per opporsi al termovalorizzatore

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Riecco Virginia Raggi. L'astensione del M5s in Consiglio dei ministri sui poteri al sindaco di Roma per il costruire il termovalorizzatore rilancia la grillina. Pronta alle barricate. E a spingere anche il Movimento a uscire fuori dalla maggioranza. In regione, come al governo. Questa mattina Raggi ha telefonato a Giuseppe Conte e poi ha scritto nella chat dei parlamentari questo messaggio:

"Ciao a tutti, alla luce di quanto accaduto ieri in CDM rispetto ai poteri commissariali dati al Sindaco Gualtieri, senza limitazioni sul tipo di impianti da realizzare, che di fatto sdogana la possibilità di realizzare un inceneritore a Roma, come Gruppo M5S Roma (capitolini e municipali) chiediamo un incontro urgente con il Presidente Conte, Roberta Lombardi e i Parlamentari romani per confrontarci sul tema politico e sulle strategie da mettere in campo per difendere i nostri principi e per tutelare salute e ambiente. Grazie".

Dietro allo strappo del M5s di ieri c'è sicuramente anche un altro protagonista: Beppe Grillo. Il Garante, fresco di contratto con il Movimento, ha determinato in maniera netta l'opposizione della delegazione ministeriale alle norme che comprendevano il termovalorizzatore. Solo che alla fine i grillini si sono astenuti sull'intero decreto Energia e Investimenti.  Per Raggi, a capo della commissione sull'Expo 2030, è un ritorno in grande stile al centro della politica. Pronta a mettere in discussione l'alleanza con il Pd in regione e al governo.  Né con la Nato né con l'Ama.

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