Il segnale rossogiallo

Quirinale, anche oggi M5s e Pd pronti a votare Mattarella: "Saremo più dei 125 di ieri"

Simone Canettieri

Il fronte progressista ha annunciato la scheda bianca ma in tanti sperano in un ripensamento del capo dello stato. Dopo i voti ottenuti nel terzo scrutinio, oggi potrebbe arrivare un altro meassaggio chiaro. Ma tra i grillini c'è anche chi pensa a Liliana Segre

Ancora segnali. E questa volta univoci verso Sergio Mattarella. Nel giorno della quarta votazione per eleggere il presidente della Repubblica manca l'accordo fra i partiti. Il centrodestra si asterrà (per evitare scherzi visto il clima fra Matteo Salvini e Giorgia Meloni). Ma il fronte rossogiallo che teoricamente dovrebbe puntare sulla scheda bianca è pronto a scrivere Mattarella. Ieri il capo dello stato ha preso 125 voti.

Un messaggio chiaro. Pronto a ripetersi oggi da parte del M5s e del Pd. E magari con numeri maggiori. La soluzione del bis è stata sempre allontanata dal diretto interessato che continua a dire "no grazie" con parole e immagini. Ma molti nel Pd e nel M5s ancora sperano nel miracolo. In un ripensamento che congelerebbe lo status quo.

Ma la posizione non è lineare e tra i grillini ci sarebbe anche un altro tipo di sensibilità. Per evitare di seguire il Pd e l'ala di Di Maio fino a ieri serac'era anche chi pensava di indicare nel segreto dell'urna Liliana Segre, una specie di tributo alla senatrice a vita nel giorno della Memoria. Ma questa ipotesi al momento non è confermata dai contiani: "Non possiamo strumentalizzarla", sono le voci contrarie di un M5s più spaccato che mai. L'ultima parola allo scrutinio di questa votazione, pronto a diventare doppia da domani.

 

Quirinale. Potete seguire qui la diretta della giornata, con tutti gli aggiornamenti, le dichiarazioni, le curiosità e i retroscena in tempo reale: 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.