le mosse del sindaco

La prima nomina di Gualtieri arriva dal Mef: Aielli direttore generale del Campidoglio

Simone Canettieri

Il primo dirigente nominato proviene dalla Zecca dello stato. Il primo cittadino prende ancora tempo per varare la giunta. In ballo ci sono le risorse del Pnrr, per il Giubileo 2025 e, forse, anche quelle per l'Expo 2030. Un tesoretto per risanare Roma

La prima nomina di Roberto Gualtieri arriva dal ministero dell’Economia. Il nuovo direttore generale del Campidoglio sarà Paolo Aielli, fino a ieri amministratore delegato dell’istituto poligrafico e della Zecca dello stato. Ruolo che ha iniziato a ricoprire nel 2014. Aielli (laurea in Scienze statistiche alla Sapienza) è stato anche nel cda della Treccani e in passato ha lavorato per Finmeccanica, Gruppo Thales e nelle aziende del gruppo Iri. E’ il pezzo da novanta che Gualtieri cercava per mettere le mani nella complicata macchina amministrativa del Campidoglio. “Per venire da noi, Aiello guadagnerà meno di quanto prendeva alla Zecca”, dicono dal Campidoglio con una certa soddisfazione. Il problema riscontrati dal neo sindaco è proprio questo: i grandi nomi, le figure che possono permettere a Roma un salto di qualità appena vengono a sapere che un assessore guadagna circa 3mila euro al mese ringraziano e girano i tacchi.

 

Nel caso del nuovo direttore generale non sarà così. Ma le spine riguardano appunto la giunta, ancora lontana dal vedere la luce. Il nuovo direttore generale comunque dovrà subito esercitarsi con una sfida niente male. Fare in modo che gli uffici capitolini spendano al meglio i finanziamenti del governo per il Giubileo. Quasi un miliardo e mezzo dal 2022 fino al 2026 per finanziare le celebrazioni dell’Anno Santo per il 2025. A tanto ammonta lo stanziamento previsto della manovra. Nello specifico nasce un fondo da oltre un miliardo e trecento milioni per la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali mentre un altro fondo da circa 140 milioni per assicurare il coordinamento operativo e le spese relativi a servizi da rendere ai partecipanti all’evento. Gualtieri gongola all’idea di poter gestire questo tesoretto per raddrizzare Roma. Che si aggiunge ai fondi del Pnrr che cadranno sempre sulla capitale. Ecco perché il sindaco prende tempo, sembra faticare nel chiudere il rebus della giunta. Il varo della nuova squadra dovrà avvenire prima del quattro novembre, giorno del primo consiglio comunale. Ballano tanti nomi. Che entrano ed escono. Tra i più sicuri c’è quello di Silvia Scozzese al Bilancio, ruolo già ricoperto con Ignazio Marino.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.