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Il caso

Guerra nel M5s, Conte dà il via libera alla sfiducia del capogruppo alla Camera

Il capogruppo termina il mandato a gennaio. Ma in queste ore è scattata la guerra per sostituirlo: Azzolina scalpita. Ma non solo lei

Simone Canettieri

Nervi tesi nel gruppo dei deputati grillini. E' partito l'assalto a Davide Crippa, considerato troppo vicino a Grillo. 

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Nervi tesi nel M5s: Giuseppe Conte ha dato il via libera alla sfiducia del capogruppo alla Camera dei grillini, Davide Crippa.

E' in corso un direttivo del gruppo. I più agguerriti sono Francesco Silvestri, tesoriere, e Riccardo Ricciardi, vicepresidente. A loro due potrebbero aggiungersi altri componenti del direttivo.

Una prova di forza per spingere Crippa, considerato troppo vicino a Beppe Grillo, a lasciare la postazione prima della scadenza naturale del mandato, prevista fra fine dicembre e i primi di gennaio (fu proprio Crippa, mesi fa, a opporsi al contratto di Rocco Casalino all'interno dello staff comunicazione)

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Se il capogruppo non dovesse lasciare, potrebbero essere gli altri membri dell'esecutivo della Camera (ne fanno parte anche i vicepresidenti e i delegati d'aula) a dimettersi per spingerlo così al passo indietro.

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Sono ore complicate per il M5s dopo l'ultimo turno delle comunali. Il Movimento è scomparso dai radar nelle principali città italiane. Gli eletti spingono su Conte affinché vari il prima possibile la nuova squadra. Per il posto di Crippa è pieno di persone che scalpitano. Su tutte Lucia Azzolina. Poi vengono Alfonso Bonafede e Ricciardi. 

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