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La fuga di Di Maio e Conte: nessuno vuole stare accanto alla Raggi

Simone Canettieri

L'ex premier e il ministro degli Esteri pronti a spartirsi le piazze di Bologna e Napoli, le uniche dove il M5s potrà salvare l'onore. Grillo mette le mani avanti: "12 anni fa abbiamo fatto l'impossibile, ora dobbiamo fare il necessario". La solitudine di Virginia, la desolazione dei grillini torinesi

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Tutti a Napoli. No a Bologna. Allora facciamo così: uno va sotto le Due Torri e l'altro alle pendici del Vesuvio. L'importante è non rimanere a Roma, a mettere la faccia vicino a quella di Virginia Raggi. Giuseppe Conte e Luigi Di Maio in queste ore si litigano gli unici spicchi di sole per il M5s.

Se Bologna e Napoli daranno gioie al primo turno ai demogrillini non affatto escluso che l'ex premier e il ministro degli Esteri facciano dei blitz nelle piazze in festa. Enrico Letta per la foto a Bologna sotto le bandiere rosse non ci sarà: il segretario del Pd dormirà a Siena, il suo nuovo collegio elettorale. E allora rimangono i due duellanti del M5s pronti a dividersi feudi e piazze, ma forse anche a farai vedere uniti, per la più splendida delle dissimulazioni. Per il M5s è un giorno particolare: 12 anni dalla fondazione del partito.

Tira aria mesta, di ritirata nelle capitali morali del grillismo, Roma e Torino. Beppe Grillo lo sa bene e non a caso a ricordato l'evento con una foto che lo ritrae al fianco dello scomparso Gianroberto Casaleggio: "12 anni abbiamo fatto l'impossibile, ora dobbiamo fare il necessario". E quindi tutti a Bologna. No tutti a Napoli. Ma alla larga da Roma e Torino.

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