Piazza Meardi, davanti al bar Ligure, dove l'assessore Adriatici ha sparato a Boussettaoui uccidendolo, Voghera, 21 Luglio 2021. ANSA/PAOLO TORRES

"Ma il marocchino è annegato?". Ora anche la sindaca di Voghera finisce nella polemica

Valerio Valentini

Nuove indiscrezioni dalla chat della giunta di centrodestra. Già a marzo scorso la Garlaschelli alludeva alla sorte tragica di Younes el Boussettaoui, ucciso poi da un suo assessore

"Ma in tutto ciò il marocchino che chiedeva l'elemosina è annegato?". La chat della giunta di Voghera, targata centrodestra, continua a offrire motivi di polemica. Stavolta, però, il messaggio incriminato appare più pesante. Non tanto perché più violento di altri già resi pubblici, ma perché a scriverlo è la sindaca in persona, quella Paola Garlaschelli che proprio nelle settimane passate aveva cercato di prendere le distanze dagli esponenti leghisti legati in maniera più o meno diretta all'omicidio di Younes el Boussettaoui e alla buriana politica che ne era seguita. 

    

      

E invece in questo caso è lei, la Garlaschelli, riferendosi proprio al 39enne marocchino che nel luglio scorso è stato ucciso da un colpo di pistola esploso dall'assessore leghista Massimo Adriatici, a inviare sulla chat della giunta il messaggio della discordia. È il 13 marzo scorso. Oltre quattro mesi prima della sua tragica morte, el Boussettaoui è evidentemente già noto ai membri della giunta di Voghera. E mentre in chat si discute delle possibili soluzioni da adottare, la sindaca irrompe con quella che pare, quantomeno, una battuta di assai pessimo gusto. "Ma in tutto ciò il marocchino che chiedeva l'elemosina è annegato?"

  
E insomma sembra non esserci pace, per la giunta di Voghera. Dopo l'uccisione di el Boussettaoui, il 19 luglio scorso, la polemica politica aveva investito la squadra della sindaca Garlaschelli. Pochi giorni dopo, infatti, un altro assessore leghista della giunta, Francesca Miracca, nella sua trattoria di famiglia era stata intercettata proprio dal Foglio mentre evocava ulteriore violenza: "Domani spariamo davvero, assoldo i miei operai e scendiamo in strada noi". Dopo settimane di attesa, era poi arrivato il rimpasto, e sia Adriatici sia Miracca erano stati costretti a rimettere il loro mandato. La faida che ne è seguita, sta ora portando a questo stillicidio di screenshot e indiscrezioni fratricide.

  • Valerio Valentini
  • Nato a L'Aquila, nel 1991. Cresciuto a Collemare, lassù sull'Appennino. Maturità classica, laurea in Lettere moderne all'Università di Trento. Al Foglio dal 2017. Ho scritto un libro, "Gli 80 di Camporammaglia", edito da Laterza, con cui ho vinto il premio Campiello Opera Prima nel 2018. Mi piacciono i bei libri e il bel cinema. E il ciclismo, tutto, anche quello brutto.