Roberto Gualtieri impegnato nella campagna elettorale (foto LaPresse)

passeggiate romane

Il Pd romano punta al 70 per cento a Gualtieri su 60 mila votanti

Dopo il flop di Torino, i dem temono una replica nella capitale. Per scongiurarla stanno pensando di coinvolgere in qualche evento pubblico Nicola Zingaretti

Dopo il flop della partecipazione alle primarie del Pd a Torino, nel Partito democratico romano c’è grande preoccupazione per l’affluenza di domenica prossima nei gazebo. Nelle primarie capitoline infatti si dovrà decidere lo sfidante di Virginia Raggi e del ticket del centrodestra Michetti-Matone. Perciò sono vietati passi falsi. La percentuale che prenderà il sicuramente vincitore Roberto Gualtieri è stata suppergiù già stimata anche grazie al ritiro di una candidata forte, come la senatrice Monica Cirinnà, che avrebbe potuto sottrarre consensi all’ex ministro dell’Economia. Gualtieri dovrebbe partire da un consenso minimo del 70 per cento. Certo, l’improvvisa irruzione di Ignazio Marino, che sponsorizza il presidente del terzo municipio, Giovanni Caudo, potrebbe scompaginare un po’ le carte, perché sono diversi gli “orfani” dell’ex sindaco di Roma defenestrato dall’allora segretario dem Matteo Renzi. Però al Pd capitolino sono convinti comunque di riuscire a far prendere a Gualtieri la maggioranza schiacciante dei consensi.

Più difficile, invece, riuscire a portare la gente a votare alle primarie. L’unico dato rassicurante riguarda le ultime consultazioni ai gazebo, che risalgono al 2016. Allora si era già avuto un forte calo della partecipazione: si passò dalle primarie con più di centomila votanti dell’epoca Marino ai 43.607 che poi portarono Roberto Giachetti a sfidare Raggi, con gli esiti noti a tutti. Ma i dem questa prova non possono proprio fallirla, perciò anche al Nazareno sono entrati in allarme. 

E per cercare di mobilitare una fetta del popolo del Pd i vertici del Partito democratico capitolino stanno pensando di coinvolgere in qualche evento Nicola Zingaretti. Il presidente della Regione Lazio in città, specialmente dopo la campagna vaccinale, gode di grande consenso. Finora Gualtieri, che sta conducendo la campagna elettorale molto per conto suo, non aveva tentato di coinvolgere Zingaretti ma i dem romani sono convinti che senza l’ex segretario la partecipazione non sarà affatto alta. Basterà Zingaretti a far svegliare l’elettorato del Pd capitolino dal torpore con cui sta seguendo questo avvio di campagna elettorale per la conquista del Campidoglio?

Intanto anche Roberto Gualtieri si sta dando un gran da fare. Ha un uomo immagine che lo segue. Gli ha consigliato di dimagrire, cosa che, seppur a fatica sta facendo, e di apparire più spigliato. E’ questa la ragione che ha convinto l’ex ministro dell’Economia a fare uno show a “Un giorno da pecora” . In quell’occasione Gualtieri ha sfoggiato la sua bravura con la chitarra. Non è dato però sapere se, visto che l’ex ministro del governo Conte in passato ha frequentato corsi di ballo moderno, la prossima volta si produrrà anche in qualche passo di danza.

Comunque, come per la percentuale del vincitore, anche per la partecipazione è stata fissata una soglia minima: sopra i 60 mila si canterà vittoria, anche se è una cifra ben lontana da quella che nel 2013 incoronò Ignazio Marino nei gazebo.

Di più su questi argomenti: