EDITORIALI

Lo scivolone del Corriere sul Grillo cinese

Redazione

Il report sullo Xinjiang non è finito sul blog per errore, c’è la sua firma 

E’ solo uno scivolone, almeno secondo il Corriere della Sera: “‘Le violenze sugli uiguri? Sensazionalismo anti Cina’. Scivolone sul blog di Grillo”. La notizia è quella, già raccontata su queste colonne da Giulia Pompili, della pubblicazione di un report realizzato da autori anonimi che rilancia la versione di Pechino sulla questione dello Xinjiang, negando qualsiasi violazione dei diritti umani della minoranza uigura. Secondo questo rapporto non c’è alcuna persecuzione – come riconosciuto dal Parlamento italiano che, una settimana fa, ha approvato all’unanimità una risoluzione che condanna la “repressione grave, sistematica e istituzionalizzata da parte della Repubblica popolare cinese nei confronti della minoranza uigura di religione musulmana nello Xinjiang” – ma si tratta di “campagne anticinesi altamente politicizzate” che “hanno preso di mira lo Xinjiang”.

Il report, in pratica, è una traduzione della propaganda della Cina. La pubblicazione di un documento così grave e importante è per il Corriere  uno “scivolone sul blog di Grillo”, come se fosse stato messo sul sito per errore (quelle cose per cui il giorno dopo si dà la colpa a un hacker o a uno stagista). Ma è impossibile che sia questo il caso, perché in calce a quel report, nella lista dei firmatari che “hanno condiviso gli obiettivi del gruppo di ricerca”, c’è ben visibile la firma di Beppe Grillo. E d’altronde non è una sorpresa, visto che Grillo è in Italia il principale megafono delle posizioni filocinesi.

Se 10 anni fa sul suo blog parlava di “Diecimila uiguri sono scomparsi in una notte” (post ora rimosso), ipotizzando “una gita nelle carceri cinesi” o “uno sterminio di massa, stile fosse di Katyn in Polonia nella II Guerra mondiale”, ora Grillo pubblica solo post che sposano la propaganda di Pechino secondo cui nello Xinjiang vi è “una buona convivenza tra Han e Uiguri e non si percepisce alcun tipo di discriminazione (come si legge continuamente sulla stampa occidentale)”. Considerare le posizioni filocinesi di Grillo come uno “scivolone” è un piccolo scivolone del Corriere.

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