Forse la parabola del M5s sta tutta qui: nella sostituzione del mito dell'onestà-tà-tà con l'adesione al più strapaesano dei detti popolari: "Fatta la legge trovato l'inganno". Questo almeno a giudicare l'attivismo di esponenti del movimento non soltanto nell'intestarsi una delle misure più pubblicizzate degli ultimi mesi, com'è il caso del cashback. Ma pure nel cercare il bug che di fatto serve ad aggirare limiti e norme scritte dal governo stesso, e allargare le maglie dei rimborsi per l'uso delle carte elettroniche. 

Forse la parabola del M5s sta tutta qui: nella sostituzione del mito dell'onestà-tà-tà con l'adesione al più strapaesano dei detti popolari: "Fatta la legge trovato l'inganno". Questo almeno a giudicare l'attivismo di esponenti del movimento non soltanto nell'intestarsi una delle misure più pubblicizzate degli ultimi mesi, com'è il caso del cashback. Ma pure nel cercare il bug che di fatto serve ad aggirare limiti e norme scritte dal governo stesso, e allargare le maglie dei rimborsi per l'uso delle carte elettroniche. 

Non è sfuggito ai follower della deputata siciliana del M5s Angela Raffa (famosa per essersi in passato fatta immortalare con Matteo Salvini ai tempi del governo gialloverde, che secondo lei sarebbe durato 5 anni),  il peculiare interessamento alla questione rivolto dalla loro rappresentante nelle istituzioni. Una sorta di FAQ a Cinque stelle. Che insomma la Raffa si sia prodigata con un Q&A apposito cercando di spiegare, articoli e norme attuative alla mano, come funziona il meccanismo di ristoro introdotto a dicembre e che per la finestra delle feste ha visto erogare dallo stato oltre 200 milioni di euro, 60 euro in media di rimborso a testa? A suo modo l'ha fatto, ma molto più prosaicamente di quanto si potrebbe immaginare. "Si possono pagare 1000 euro passando la carta 3 volte", spiega commentando un post su Facebook. "Ho visto persone comprarsi il computer nuovo passando due volte la carta e due volte il bancomat (prima bancomat e poi circuito Maestro) fino all'occorrenza della somma...non è questo il problema. È chiaro che in quel caso deve essersi trattato di un acquisto eccezionale da parte di chi non naviga nell'oro". Anche perché, com'è la stessa Raffa a spiegare poco dopo, "Il limite è stato messo per evitare che le risorse venissero accaparrate tutte da ultra ricchi che non si creano nessun problema a spendere". E subito affiora nella memoria la battaglia contro i percettori di reddito di cittadinanza "che non possono andare a fare acquisti all'Unieuro", come ammoniva la viceministro all'Economia Laura Castelli. E viene insomma da chiedersi se al ministero dell'Economia sottoscrivano parola per parola.

Non fosse che l'interpretazione della grillina sia apparsa labile pure agli occhi dei suoi seguaci, che non a caso le hanno fatto notare come le transazioni debbano essere uniche, non possano essere frazionate, sarebbe troppo bello. E lei certosina però non arretra. "Lo scontrino deve essere unico, il pagamento va bene in qualsiasi forma legale purché accettata dal negoziante". Un lasciapassare a frazionamenti infiniti per il raggiungimento di soglie da sogno, in un paese in cui chiunque conosce un negoziante di fiducia, un cassiere amico di un cugino, disposto ad accordarsi sulle scorciatoie di pagamento. Professato dagli integerrimi sostenitori dello stato etico e delle virtù del popolo, è un contrappasso niente male.