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La conferenza stampa di Conte sul dpcm di Natale

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Ieri sera il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha illustrato le misure contenute nel nuovo dpcm 3 dicembre. "Dobbiamo evitare una terza ondata a gennaio che potrebbe essere violenta. Intanto, non faremo un un nuovo lockdown generalizzato". E ancora: "Niente divisioni, è il momento di agire uniti", dice il premier presentando le misure. Ma c'è tensione con le Regioni, che esprimono rammarico per il metodo con cui è stato approvato il decreto con le regole per gli spostamenti dal 21 dicembre al 6 gennaio. Per il presidente della Lombardia Fontana, "è inaccettabile il divieto di spostarsi a Natale e Santo Stefano per i ricongiungimenti familiari", mentre il ligure Toti sostiene che "le misure del governo non stanno in piedi". 
 
Leggi qui il testo integrale del decreto (qui gli allegati)

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"Abbiamo evitato il lockdown generalizzato - sintetizza all'ora di cena il premier - ma ora non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo scongiurare una terza ondata che potrebbe arrivare già a gennaio e non essere meno violenta della prima". E' una misura "ingiustificata" rispondono i presidenti di Regione, secondo i quali si crea una disparità di trattamento tra chi abita in una grande città e i milioni di italiani che vivono invece nei piccoli comuni. Ma lo scontro è anche nel Pd, con 25 senatori che chiedono al premier di rivedere le "misure sbagliate" e il segretario Nicola Zingaretti che ribadisce la necessità di "misure rigorose".

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