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Regioni e 25 senatori Pd contro il dpcm di Natale

Nel Partito democratico si litiga sul tema dei ricongiungimenti delle famiglie in vista delle festività invernali. Inviata una lettera a Marcucci per chiedere che il governo tolga il divieto di spostamento tra comuni nei superfestivi. I governatori lamentano “le forti limitazioni al movimento e alle relazioni sociali"

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Sarà che quest'anno, con la crisi Covid, il Natale non sarà lo stesso di sempre, ma c'è poco spirito natalizio nell'aria. Soprattutto per quanto riguarda la politica italiana. Se in Forza Italia e nel Movimento 5 stelle gli screzi sono dovuti principalmente ai cambi di rotta su Mes, all'interno del Partito democratico - già da ieri - ci si divide, tra rigoristi e meno, sul tema dei ricongiungimenti delle famiglie in vista delle festività. Il dpcm firmato questa notte, infatti, ha introdotto lo stop agli spostamenti tra le regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e per i giorni cosiddetti "superfestivi" - ossia il 25, 26 dicembre e 1 gennaio - anche tra comuni. E così ora venticinque senatori dem hanno scritto una lettera al loro capogruppo Andrea Marcucci per chiedergli di ''attivarsi con il governo affinché lo spostamento tra comuni nelle giornate del 25,26, 1 gennaio, possa avvenire per consentire a persone che vivono in comuni medio piccoli di ricongiungersi per poche ore con familiari che abitano in altri comuni".

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Sarà che quest'anno, con la crisi Covid, il Natale non sarà lo stesso di sempre, ma c'è poco spirito natalizio nell'aria. Soprattutto per quanto riguarda la politica italiana. Se in Forza Italia e nel Movimento 5 stelle gli screzi sono dovuti principalmente ai cambi di rotta su Mes, all'interno del Partito democratico - già da ieri - ci si divide, tra rigoristi e meno, sul tema dei ricongiungimenti delle famiglie in vista delle festività. Il dpcm firmato questa notte, infatti, ha introdotto lo stop agli spostamenti tra le regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e per i giorni cosiddetti "superfestivi" - ossia il 25, 26 dicembre e 1 gennaio - anche tra comuni. E così ora venticinque senatori dem hanno scritto una lettera al loro capogruppo Andrea Marcucci per chiedergli di ''attivarsi con il governo affinché lo spostamento tra comuni nelle giornate del 25,26, 1 gennaio, possa avvenire per consentire a persone che vivono in comuni medio piccoli di ricongiungersi per poche ore con familiari che abitano in altri comuni".

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Una linea sposata anche dalla conferenza delle Regioni, che indirizza un'altra lettera all’esecutivo, lamentando “le forti limitazioni agli spostamenti e alle relazioni sociali nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio”. I governatori, poi, criticano anche il metodo del governo, e cioè il fatto che non vi sia stato un “preventivo confronto” con loro e dunque una mancanza di “leale collaborazione” che avrebbe invece permesso di trovare “soluzioni idonee” a contenere il virus senza stroncare le “relazioni familiari e sociali tipiche delle festività natalizie”. Ieri sera il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, ospite a Stasera Italia, aveva definito "surreale" l'ipotesi di divieto di spostamenti tra comuni: "Se uno abita in comuni di pochi abitanti è come vivere a Ventotene durante il fascismo".

    

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