(foto Ansa)

la storia

Quando Raggi attaccava la cronista di Rep. Angeli. "Imbarazzante e ambigua"

Dalle carte bollate al Campidoglio: il rapporto complicato tra i grillini e la giornalista simbolo dell'antimafia a Ostia

Luca Roberto

Ora la assume. Ma non tanto tempo fa la citava nelle querele contro il quotidiano di Largo Fochetti come esempio di giornalista che non rispetta il codice deontologico

Sembra ormai fatta: Federica Angeli, cronista della Cronaca di Roma del quotidiano La Repubblica, lavorerà a stretto contatto con il sindaco Virginia Raggi. Nelle scorse settimane era stata la stessa giornalista impegnata nel racconto del malaffare a Ostia – e per questo posta sotto scorta – a confessare al Foglio come stesse valutando la proposta di delega al rilancio delle periferie e all'educazione civica. "Mi ha chiesto di mettere a disposizione la mia esperienza". 

 

A molti però era sembrato un fatto inconsueto: i rapporti tra i consiglieri cinque stelle in Campidoglio, tra cui la stessa Raggi, e la giornalista di Repubblica non sono sempre stati idilliaci. Il 4 dicembre 2015 la Raggi insieme agli altri consiglieri Marcello De Vito, Daniele Frongia ed Enrico Stefàno presentò una querela nei confronti del giornalista di Repubblica Attilio Bolzoni che li aveva accusati di operare in "puro stile corleonese". Motivo? In una conferenza stampa organizzata nel settembre di quell'anno a Ostia avevano criticato la Angeli, tanto da accusarla di sottacere le indagini a carico del dem Andrea Tassone, coinvolto nelle indagini di Mafia Capitale e a lei molto vicino. 

"Federica Angeli è sempre stata una paladina di Andrea Tassone e lo ha difeso ad oltranza in ogni situazione, soprattutto in occasione degli eventi che poi sono stati inclusi all’interno delle indagini di ‘Mafia Capitale’. Questo è avvenuto non solo dalle pagine di Repubblica ma anche dalla pagina di Facebook che Federica Angeli ha appositamente aperto per difendere l’operato della giunta di Tassone", scrivono i querelanti nel documento presentato 5 anni fa. "Il post su Facebook del 19 giugno 2014 racchiude tutta l’enfasi che Federica Angeli ha impiegato per oltre un anno per ingannare la fede pubblica sul corretto operato di Tassone, compresa la pedonalizzazione del lungomare di Ostia che oggi vede Andrea Tassone rinviato a giudizio in un processo collaterale a quello di ‘Mafia Capitale’. - 4 - Così operando, Federica Angeli non ha dunque osservato il codice deontologico del giornalista, volutamente violato (a suo dire) con la compiacenze della redazione romana di Repubblica. Infatti Repubblica, con Federica Angeli, non a caso premiata da Tassone nel 2014 con il discusso premio "Donna dell'anno del X Municipio", non ha mai aperto un'inchiesta sull'operato di Andrea Tassone; i comportamenti ambigui, gli slogan (lanciati a mezzo web) della Angeli sono apparsi tanto imbarazzanti da rendere inevitabili critiche che (al netto del M5S) le giungevano (già in precedenza) da alcune importanti associazioni antimafia createsi nel territorio. Alcune frequentazioni apparivano fuori luogo, così come anche alcune ferree prese di posizione su taluni soggetti ed eccessiva magnanimità su altre dimostratesi nei fatti tutt’altro che ligie ed oneste al dovere". Imbarazzo e ambiguità che devono essere scomparsi dalle valutazioni della Raggi, se è vero che adesso è lei a volere la Angeli nella sua squadra.

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