PUBBLICITÁ

Il buonsenso delle regolarizzazioni

Redazione

La “sanatoria” sui migranti ha funzionato. Beneficio sociale (e di pil)

PUBBLICITÁ

Sorpresa: quando la politica fa le cose come si deve, tutto fila liscio. Persino in Italia, e persino durante i mesi del Covid. Ricordate la sanatoria dei migranti introdotta tra mille polemiche nel decreto “Rilancio”? Si trattava di una misura controversa, sulla quale mise coraggiosamente la faccia la ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, facendo propria una proposta del Foglio. All’epoca si opposero, oltre a Matteo Salvini & Co, anche diversi esponenti della maggioranza, grillini in primis, e sotto sotto anche un pezzo di Pd. Si disse: la promessa della regolarizzazione spingerà eserciti di disperati a caricarsi sui barconi. Si disse anche: la gente non capirà. Ebbene: non è successa né l’una né l’altra cosa, anzi, i numeri confermano non solo le previsioni quantitative contenute nella relazione tecnica, ma anche che, in questo modo, si è consentito di emergere a un piccolo esercito di “invisibili”. 

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Sorpresa: quando la politica fa le cose come si deve, tutto fila liscio. Persino in Italia, e persino durante i mesi del Covid. Ricordate la sanatoria dei migranti introdotta tra mille polemiche nel decreto “Rilancio”? Si trattava di una misura controversa, sulla quale mise coraggiosamente la faccia la ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, facendo propria una proposta del Foglio. All’epoca si opposero, oltre a Matteo Salvini & Co, anche diversi esponenti della maggioranza, grillini in primis, e sotto sotto anche un pezzo di Pd. Si disse: la promessa della regolarizzazione spingerà eserciti di disperati a caricarsi sui barconi. Si disse anche: la gente non capirà. Ebbene: non è successa né l’una né l’altra cosa, anzi, i numeri confermano non solo le previsioni quantitative contenute nella relazione tecnica, ma anche che, in questo modo, si è consentito di emergere a un piccolo esercito di “invisibili”. 

PUBBLICITÁ

 

 

PUBBLICITÁ

Questo garantisce sia una migliore tutela sanitaria di tutti, sia un passo avanti nel processo di integrazione di queste persone (con beneficio anche per l’economia, visto che adesso verseranno tasse e contributi). Ma di quante persone parliamo? Delle 207.452 domande ricevute dal ministero dell’Interno (a fronte di una previsione attorno alle 220 mila), circa l’85 per cento venivano da colf e badanti, prevalentemente al nord (dalla sola Lombardia ne sono giunte oltre 47 mila). Per quanto riguarda il restante 15 per cento, relative al lavoro subordinato, soprattutto nell’agricoltura, la regione che ne ha fatto maggiore uso è la Campania, con quasi 7 mila richieste. Insomma: adesso oltre 200 mila cittadini di origine straniera, che da tempo si trovano nel nostro paese, hanno finalmente le carte in regola per contribuire alla tenuta sociale e al pil italiano, con piena soddisfazione delle famiglie e delle imprese presso cui prestano la loro opera. Viviamo in un’epoca in cui il buonsenso è rivoluzionario: ma, quando la politica ha il coraggio di seguirlo, i fatti le danno ragione.

PUBBLICITÁ