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colloquio col "leghista rosso"

Marantelli (Pd) ci dice che chiedere le dimissioni di Fontana non basta al Pd per vincere in Lombardia

Marianna Rizzini

Agitare lo spettro giudiziario contro il nemico non porta bene alla sinistra. "Sfidiamo la Lega sulle sue inadeguatezze: sanità, trasporti, imprese". Un'altra opposizione al Pirellone è possibile

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Roma. Il caso Fontana, l'affare-camici, il discorso del governatore lombardo e un gigantesco “che fare?” che si presenta davanti agli occhi dell'opposizione. Intervistato da La7, l'europarlamentare pd Piefrancesco Majorino, già assessore a Milano fino al 2019, ha detto che, “a prescindere dalla vicenda giudiziaria” gli piacerebbe che “Fontana se ne andasse da ieri e non da domani” e che “la giunta lombarda è la peggiore nemica dei cittadini lombardi, per inadeguatezza e ambiguità”. Anche il consigliere regionale pd Pietro Bussolati ha così commentato il discorso del governatore: “Mancava una d: dimissioni”.

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Roma. Il caso Fontana, l'affare-camici, il discorso del governatore lombardo e un gigantesco “che fare?” che si presenta davanti agli occhi dell'opposizione. Intervistato da La7, l'europarlamentare pd Piefrancesco Majorino, già assessore a Milano fino al 2019, ha detto che, “a prescindere dalla vicenda giudiziaria” gli piacerebbe che “Fontana se ne andasse da ieri e non da domani” e che “la giunta lombarda è la peggiore nemica dei cittadini lombardi, per inadeguatezza e ambiguità”. Anche il consigliere regionale pd Pietro Bussolati ha così commentato il discorso del governatore: “Mancava una d: dimissioni”.

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E però non sempre l'attacco frontale è quello che permette di far cadere l'avversario. E infatti qui sta il problema per l'opposizione lombarda: l'eventuale mozione di sfiducia, al momento, rischia di arenarsi, e di far arenare di conseguenza il Pd sul nodo giudiziario invece che portarlo a contrapporsi alla maggioranza su altre questioni urgenti. Questa in sostanza è la paura di Daniele Marantelli, già deputato, già consigliere regionale in Lombardia, oggi responsabile nazionale pd per le politiche aerospaziali. “Io credo che ora la cosa più importante per noi sia mantenere uno sguardo e un profilo alti”, dice, “ed evitare di cadere in errori tattici. Presentare una mozione di sfiducia adesso? Ormai non si può non farlo, pur consapevoli che il rischio di vederla respinta è altissimo. Ma adesso è anche il momento in cui abbiamo la possibilità di mettere in luce tutti gli altri errori fatti da questa amministrazione – e sono tanti – e proporre soluzioni, anche in vista dell'arrivo delle risorse europee. Siamo di fronte a un risultato storico per il paese, in un periodo difficilissimo per la nostra economia”. E dunque, dice Marantelli, “mi pare poco prudente accoccolarsi sull'idea di un nuovo rinascimento. Meglio fare un discorso di verità sulle inadeguatezze della giunta lombarda, sì, a partire dai politici che hanno avuto la pretesa di fare i tecnici, e chiedendoci come poter usare al meglio i fondi europei con il governo accanto”.

 

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L'altro rischio, dice Marantelli, è di pensare che il caso giudiziario risolva da sé il caso politico: “Abbiamo due precedenti, ai tempi di Formigoni-Maroni e poi quando è stato eletto Fontana. La sinistra, per due volte, in Lombardia, si è sentita la vittoria in tasca sulla base di campagne mediatiche. E però poi abbiamo perso. Partiamo allora dalle cose da fare. Come diceva Carlo Cattaneo: il benessere dipende per nove decimi dalle nostre mani. Siamo una regione con 800 mila imprese, produciamo il 22 per cento del pil, non possiamo restare in superficie. Alziamo l'asticella, a partire dalla Sanità: sulla libertà di cura per il cittadino, sull'adeguatezza della prestazione, sulla prevenzione, sulla presa in carico del malato. Per non dire dei trasporti – in una regione con forte traffico pendolare – e del sistema aeroportuale, dell'inquinamento, dello sviluppo. Su questo andrebbe sfidata questa amministrazione. Su questo la sinistra può avere grandi ambizioni, a prescindere dall'esito della commissioni d'inchiesta”. In giro “c'è molta paura”, dice Marantelli: “O la affronti a viso aperto o la cavalchi. Si è visto il disastro che fanno quelli che la cavalcano, nel mondo. Affrontiamo e risolviamo”.

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