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piccola posta

Coloro che hanno in mano i destini del pianeta sono dei pericolosi imbecilli

Adriano Sofri

Cittadini e sudditi, compresi gli abitanti umani dell’Ucraina e gli uccelli dei suoi cieli, non hanno potuto fare altro, a parte un po’ di ginnastica coi fucilini, che aspettare come si aspetta un’eruzione vulcanica annunciata. La stupidità umana è il peggior cataclisma naturale

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Prima di spiegare che era tutta una cazzata, giornali e telegiornali hanno seriamente riferito che Putin e Macron, e poi Putin e Scholz, e insomma Putin e chiunque, si siedono ai due capi del tavolo di Cantù lungo sei metri perché Macron e Scholz e gli altri commensali rifiutano di farsi fare il tampone molecolare per non regalare il loro dna ai servizi segreti russi. Ciascuno di noi ha imparato a ricavare il dna da una tazzina di caffè in procura o un mezzo sigaro o un capello sul bavero o la cellula di qualsiasi tessuto biologico, e a nutrire la più piena fiducia nella capacità dei servizi russi di avvelenare a morte col novichok – o quasi, a volte sopravvivono, e allora in galera dura – dissidenti interni ed esteri senza batter ciglio: e poi vengono a raccontare storielle simili.

L’Ucraina è ancora là che aspetta di conoscere la propria sorte, ma la lezione ennesima non ha bisogno di aspettare come va a finire, anche se finisse in un nulla di fatto con la pretesa di mostrare saggi i protagonisti: coloro che hanno in mano i destini del pianeta sono dei pericolosi e ridicoli imbecilli, e immaginano che i loro simili, concittadini o sudditi, siano altrettanto imbecilli. Delle guerre, si dice, si sa come cominciano e non si sa come vanno a finire. Di questa guerra, si è annunciato non solo come sarebbe cominciata, ma in che giorno e pressoché a che ora – vi ricordate la Napoli di Zavattini e De Sica 1961: “ALLE 18 COMINCIA IL GIUDIZIO UNIVERSALE”. Cittadini e sudditi, compresi gli abitanti umani dell’Ucraina e gli uccelli dei suoi vasti cieli, non hanno potuto fare altro, a parte un po’ di ginnastica coi fucilini, che aspettare come si aspetta un’eruzione vulcanica annunciata. La stupidità umana è infatti il peggior cataclisma naturale. Alla fine della storia, catastrofe nucleare e catastrofe climatica coincidono. 

Poi c’è la questione: da che parte stare. O almeno non stare. Specialmente, dalla parte da cui arrivano i carri armati. O, per gli uccelli del cielo, da dove arrivano le granate e le bombe e i missili e i droni. E, per i cani e i bambini, tutto quello spaventoso rumore.

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