Foto di Paola Dentella via Flickr

Nove consigli per abbuffarsi a Natale (e non impazzire con la dieta post festività)

Giacomo Astrua

L'abc da conoscere per affrontare pranzi e cene natalizie restando entro i confini del “dieteticamente sostenibile”

Non so voi, ma io a Natale ho intenzione di dare il peggio di me. Modalità cinghiale on, e non ce n’è per nessuno. Però se proprio non voleste uscire dalle feste con 7 kg in più, se siete a dieta e preferireste non buttare all'aria i risultati faticosamente ottenuti o se avete programmato il capodanno ad Ibiza e non potete presentarvi con la panza da sessantenne, allora potrebbe interessarvi conoscere come affrontare pranzi e cene natalizie restando entro i confini del “dieteticamente sostenibile”.

 

1) AVOID THE “BIS”. Uno dei fattori più caloricamente influenti durante questi pasti è il bissare, trissare e quadrissare ogni singola portata. Mangiamo tutto, ma limitiamoci ad una porzione.

 

2) ATIPASTI LOW FAT. Carini e mignon sembrano insignificanti visto il loro aspetto semplice e le loro misure discrete. Portano con sé un grande segreto… un grasso segreto! Spesso sono sottolio, fritti, farciti con creme, ripieni di panna o formaggi fusi. Ma gli antipasti, per fortuna, sono infiniti e ne esistono molti che non presentano così tanti grassi. Penso ai carpacci, alle tartare, ai sottoaceti, a stuzzichini orientaleggianti, a verdure ripiene cotte alla griglia e al forno. Piccoli, sfiziosi e ricercati! E ce la godiamo come con i voulevant o i totani fritti.

 

3) PRIMI PIATTI INTEGRALI. Perché no!? Facciamo qualcosa di rustico e casereccio. Ravioli, tagliatelle e orecchiette fatte a mano INTEGRALI hanno un sapore ancora più originale e tradizionale. A parità di dose, un primo piatto integrale sazierà di più, darà meno calorie e abbasserà l’indice glicemico rispetto ad una farina raffinata (vuol dire farine bianca, non parlo del grano che mette la mano davanti alla bocca prima di starnutire).

 

4) SECONDI PIATTI PREGIATI. In genere un secondo piatto di carne pregiato è un secondo piatto magro. Parlo di filetto, roast-beef, arrosto, fesa, scamone, noce. Carni bianche, di agnello o coniglio (private del grasso visibile) possono essere alternative valide anche se meno pregiate, ma possibili protagoniste di piatti gustosi. Sarebbe meglio evitare il maiale, spesso troppo grasso, soprattutto le parti più buone. Per il pesce va bene tutto, cuciniamo al forno un’orata, una spigola, un pesce spada o perfino un salmone (grasso sì, ma ricco di grassi “buoni”). Evitiamo molluschi e crostacei.

 

5) DOLCI AHAHAH. Non c’è nulla da fare. Il dolce è sempre un extra, a meno che non vi accontentiate di frozen yogurt ai frutti di bosco o di sorbetti al limone o al cioccolato fondente. Se potete evitate creme e panne. (Ma mangiati sto Tronchetto alla Nutella e non rompermi le palle dell’albero!).

 

6) COTTURE SEMPLICI. Preferire cotture come bollitura, alla piastra, ai ferri, al vapore, al cartoccio.

 

7) ALCOOL SOTTO IL 15% VOL. Sì ad un paio di birre o 2 calici di vino, il resto va necessariamente oltre i limiti fisiologicamente corretti e sostenibili.

 

8) SPACCATI DI ATTIVITÀ FISICA. Eh niente! Vacanza vuol dire più tempo libero, in parte (1 h ogni 2 giorni) utilizzabile per svolgere attività fisica, unica vera opzione per compensare i propri eccessi alimentari.

 

9) NO AL NATALE NO LIMITS. Natale vuol dire 24, 25 e magari 26 dicembre. Non puoi continuare a mangiare panettone il 27, 28, 29 e arriviamo alla calza della befana senza prendere fiato!

 

PS: quest’anno mi faccio un cenone pugliese-molisano che la dieta l’ho già mandata a farsi una settimana bianca in Trentino e Ciaone! Grazie Carmela e Chiara (le cuoche) del male che contribuirete a farmi.

 

Buon Natale e Buona mangiata a tutti