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Così cambiano i tedeschi, un disastro alla guida ma vogliono le mascherine

Daniel Mosseri

Secondo un sondaggio di fine anno, in Germania si preferisce il kebab al currywürst. I bocciati agli esami di guida sono sempre di più. E si mantiene alta la richiesta di presidi sanitari

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Berlino. Il cancelliere l’ha pronunciata per la prima volta al Bundestag lo scorso 27 febbraio ma l’ha riutilizzata più volte nel corso dell’anno, mettendola anche per iscritto il 5 dicembre in un editoriale pubblicato su Foreign Affairs. Il 9 dicembre la Società per la lingua tedesca (GfdS) ha scelto “Zeitenwende” come parola dell’anno 2022: un termine che indica un “cambiamento tettonico epocale” non solo legato all’aggressione russa dell’Ucraina ma anche alla reazione della Germania, passata nel giro di qualche mese dall’offrire cinquemila elmetti a Kyiv a investire 100 miliardi di euro per il rilancio delle proprie forze armate. Come tutti i processi, la Zeitenwende non si compie dal mattino alla sera. Prima di avere una Germania più atlantica, meglio armata ed energeticamente indipendente dalla Federazione russa ci vorrà almeno un lustro. Nel frattempo la società tedesca continua a crescere, a cambiare e a invecchiare mentre si fa anche più multiculturale. Alcuni segnali di fine anno danno il senso di una Wende, un cambiamento, forse meno epocale di quello osservato da cancelliere socialdemocratico, eppure ancora significativo.

 

Il primo di questi segnali è di tipo alimentare: secondo un sondaggio di fine anno che l’agenzia dpa ha commissionato a YouGov il kebab è il fast food favorito dei tedeschi. Il riferimento è al döner kebab (lo spiedo che gira) che i Gastarbeiter turchi hanno elaborato negli anni Settanta proprio nella Repubblica federale tedesca. Il döner kebab, che una leggenda gastronomica vuole nato a Berlino, compie 50 anni vincendo sul currywürst. Qua la Wende è culturale e alimentare: il kebab si fa con la carne di pollo, pecora o vitello, il currywürst di norma con il maiale. Il 45 per cento degli intervistati preferisce un più speziato döner turco a un würstel tedesco servito con ketchup al curry e patatine fritte preferito dal 37 per cento del campione. A dividere i due piatti non è solo la ricetta ma anche l’età, con la maggioranza degli over 55 affezionati alla salsiccia tedesca e il 57 per cento degli under 25 più interessati al panino mediorientale, reperibile in 40 mila imbiss turchi, quattromila dei quali solo a Berlino. 

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Sono dunque i giovani a fare la differenza, nel mangiare come nel guidare. E nel guidare sono molto peggiorati. Il giudizio è della Bundesvereinigung der Fahrlehrerverbände, l’associazione federale degli istruttori di guida, secondo cui la percentuale degli esami che non vengono superati è in costante aumento e “il giovane che viene alla scuola guida oggi ha una percezione del traffico completamente diversa da quella di 20 anni fa, e meno buona”. Parlando alla dpa il numero due dell’associazione, Kurt Bartels, ha dato la colpa ai cellulari. “Guardate i bambini quando sono in auto per vedere se guardano la strada. No, stanno guardando il loro smartphone. Anche quando camminano per strada guardano il loro smartphone”. Con il risultato che il 43 per cento dei candidati è stato bocciato all’esame pratico nel 2021, una percentuale molto più alta rispetto a venti anni fa, anche se da allora il numero delle norme stradali “è enormemente aumentato”.

 

Neanche i lunghi mesi di lockdown hanno aiutato i più giovani a impratichirsi con il traffico e, al netto degli smartphone, la fine dell’emergenza pandemica dovrebbe aiutare a un ritorno alla normalità. Una normalità che, complici le notizie della recrudescenza del virus in Cina, stenta ad arrivare. Un nuovo sondaggio YouGov per la dpa ha rivelato che il 52 per cento dei tedeschi si oppone alla fine dell’obbligo della mascherina nei trasporti pubblici, il 60 rifiuta l’abolizione completa dell’obbligo di isolamento per le persone infette e il 64 per cento dice che la pandemia non è ancora finita. La divisione qua è più politica che anagrafica: il ministro della Salute, l’epidemiologo socialdemocratico Karl Lauterbach, vuole che le mascherine nei trasporti restino obbligatorie mentre i Liberali del titolare della Giustizia, Marco Buschmann, ha già invitato i Länder ad abolire il presidio sanitario.

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