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Editoriali

L'esponente dell'Afd che esulta davanti al Memoriale dell'Olocausto è un campanello d'allarme

Redazione

Il “vergognoso minuto di fama" di Holger Winterstein mostra che l'antisemitismo è ancora una macchia in molti partiti della destra europea, i quali ancora si rifutano di condannare del tutto le persecuzioni e di coltivare la memoria

Circola ovunque la foto che raffigura l’esponente di AfD, Holger Winterstein, in posa davanti al Memoriale dell’Olocausto. L’uomo ha le braccia in alto ed esulta. La foto è stata scattata durante la manifestazione di AfD di sabato, che ha visto più di diecimila persone protestare sotto lo slogan “Sicurezza energetica e protezione dall’inflazione – il nostro paese prima di tutto”.

 

AfD, nato come partito anti-euro nel 2013, si è trasformato in un partito anti-immigrazione sulla scia della crisi dei rifugiati nel 2015-2016 e poi anti-lockdown e anti-vaccino al culmine dell’epidemia nel 2020-2021, per cambiare nuovamente le sue priorità: ora avanza in nome della “sicurezza energetica”. “Liberiamoci dalle sanzioni!”, ha detto Tino Chrupalla, presidente dell’AfD, spiegando che “il prezzo del gas tornerà alla normalità quando compreremo di nuovo gas a buon mercato dalla Russia”. In occasione della manifestazione, il politico di AfD Winterstein, che è stato anche candidato al parlamento della Turingia, ha posato davanti al Memoriale sotto la scritta: “Abbiamo mostrato a chi sta in alto la strada da seguire. Senza deviazioni, superando l’inferno, verso il Nirvana”.

 

Il post è stato poi cancellato, ma non è bastato a placare gli animi. Anche la sezione del partito in Turingia ha preso le distanze dall’ex candidato. “Vergognoso minuto di fama”. L’ambasciatore israeliano Ron Prosor ha così condannato il gesto. “Goditi il tuo vergognoso minuto di gloria, perché il tuo nome sarà presto dimenticato”. Sarebbe troppo facile liquidare la vicenda come l’ennesimo gesto isolato. L’Afd ha un problema enorme con la memoria. Al Parlamento della Baviera i politici di Afd hanno lasciato l’aula quando parlava una sopravvissuta alla Shoah. Il co-presidente di Alternative fur deutschland Alexander Gauland ha minimizzato i dodici anni del nazismo e di Adolf Hitler paragonandoli a “un macchia di cacca d’uccello” nella storia tedesca. L’antisemitismo resta una macchia indelebile nel biglietto da visita di molte formazioni di destra europee.

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