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dal vertice di praga

Mario Draghi: "Al prossimo Consiglio europeo ci sarà una proposta concreta per l'energia"

Il presidente del Consiglio parla con i giornalisti dopo aver incontrato i capi di stato e di governo nel Consiglio informale dell'Unione europea

Redazione
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Mario Draghi si trova a Praga per il Consiglio europeo informale. Nel corso della prima giornata, il presidente del Consiglio ha partecipato al primo Vertice della Comunità Politica Europea, alla sessione plenaria d’apertura “Launching the European Political Community” ed è intervenuto alla tavola rotonda sul tema “Energia, Clima, Economia”. Oltre all’Italia hanno preso parte all’incontro Germania, Portogallo, Irlanda, Belgio, Bulgaria, Liechtenstein, Norvegia, Ucraina e Serbia.

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Nel primo pomeriggio il premier italiano ha avuto bilaterali con Ursula von der Leyen, con il presidente della Confederazione Svizzera, Ignazio Cassis, e con la presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu. "L'Unione europea deve discutere su come limitare i picchi energetici e la manipolazione energetica di Putin", ha detto la presidente della Commissione Ue appena arrivata al Consiglio. "La discussione riguarderà il tetto al prezzo del gas, come e dove porlo saranno alcuni dei punti della discussione di oggi", ha poi aggiunto. 

Subito dopo l'incontro, il premier italiano si è detto soddisfatto del vertice, spiegando di aver percepito grande unità: "Abbiamo avuto essenzialmente due punti importanti: uno sull’Ucraina e l’altro sull’energia. Sull’Ucraina tutti hanno riaffermato il sostegno unanime, su tutti i piani: finanziario, militare e soprattutto si è cominciato a riparlare di ricostruzione. Probabilmente ci sarà una grande conferenza in Germania per cominciare veramente a preparare un piano di ricostruzione. Molti si sono lamentati della propaganda russa nei loro paesi, che è diventata più aggressiva. Hanno posto il problema su cosa fare, perché effettivamente questa propaganda è piena di menzogne e quindi i paesi reagiscono. Questa è stata un’altra valutazione abbastanza condivisa da tutti. Sull’energia le cose si stanno muovendo. La Commissione presenterà al prossimo Consiglio Europeo (il 19 ottobre, ndr.) una proposta in cui i tre elementi - far diminuire i prezzi, avere un elemento di solidarietà nel meccanismo e un inizio di riforma del mercato dell’elettricità - ci saranno”. 

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A proposito dell'auspicio di avere un nuovo strumento di debito comune anche in risposta al rischio di frammentazione dopo il maxi piano tedesco, Draghi ha detto di condividere la proposta dei commissari Gentiloni e Breton. "Proposte simili le avevo fatte anche 5-6 mesi fa. Perché è una proposta molto naturale in questa situazione, tanto più ovviamente dopo la decisione tedesca. E’ quello che serve per cercare di mettere tutti i Paesi, sia quelli che hanno spazio fiscale sia quelli che non hanno spazio fiscale, su un livello uguale”. 

Un inciso anche sulla situazione politica italiana: "Ovviamente quando c'è un cambio di governo e di politica così importante c'è molta curiosità, ma non c’è preoccupazione. C'è gran rispetto delle scelte degli italiani e c’è interesse nel sapere come eventualmente si evolverà la linea politica del nuovo governo. Cosa che uno, ovviamente, si trova in difficoltà a dire. Però, per esempio, sulle scelte di politica estera - almeno se uno guarda le decisioni prese in passato - la linea di politica estera dovrebbe essere invariata. Non abbiamo parlato tanto in dettaglio delle questioni, anche perché tra ora e il 20-21 ottobre la Presidenza ceca ha detto che convocherà tanti Consigli dell’Energia quanti sono necessari ad arrivare a una proposta concreta. Ora dobbiamo aspettarci il 20 e 21 ottobre, come ha affermato la stessa presidente della Commissione, non più vaghe proposte ma qualcosa di più chiaro, più concreto e in parte addirittura già proposte di regolamento”.

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