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lo stato dell'unione

"Saranno mesi difficili per l'Ue. Ma le sanzioni resteranno", dice Von der Leyen

David Carretta

La presidente della Commissione europea ha tenuto stamattina il discorso sullo Stato dell'Unione. Vaghezza sul Patto di stabilità. "È giunto il momento di una Convenzione europea", sulla riforma dei trattati. Nel pomeriggio ci sarà la presentazione del pacchetto sull'energia

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Bruxelles. Nella sua guerra contro l'Ucraina e l'Unione europea “Putin fallirà e l'Europa prevarrà”, ha detto Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell'Unione oggi davanti al Parlamento europeo, annunciando un pacchetto di misure sull'energia che dovrebbe consentire agli stati membri di raccogliere 140 miliardi di euro “per attutire direttamente il colpo" della crisi energetica. “Questa non è solo una guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina”, ha spiegato von der Leyen. Questa è una guerra contro la nostra energia, una guerra contro la nostra economia, una guerra contro i nostri valori e una guerra contro il nostro futuro. Questo riguarda l'autocrazia contro la democrazia. Con coraggio e solidarietà, Putin fallirà e l'Europa prevarrà”.

 

Secondo von der Leyen, l'Ue non ha esitato a rispondere alla Russia dopo l'invasione del 24 febbraio. “Abbiamo riportato in superficie la forza interiore dell'Europa. E avremo bisogno di tutta questa forza. I mesi che ci aspettano non saranno facili, che si tratti delle famiglie che stanno lottando per sbarcare il lunario, o delle imprese, che devono affrontare scelte difficili sul loro futuro”. Ma le sanzioni funzionano e “sono qui per restare. Questo è il momento della determinazione, non dell'appeasement”, ha avvertito la presidente della Commissione.

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Von der Leyen ha delineato i contenuti del pacchetto energia che la Commissione presenterà formalmente questo pomeriggio. La principale misura è il meccanismo per limitare i ricavi delle "società che producono elettricità a basso costo". Ci sarà un tetto a 180 euro per le cosiddette tecnologie inframarginali (tutte tranne il gas). La differenza tra i 180 euro e il prezzo dell'elettricità sul mercato sarà prelevato dai governi. Le altre due misure del pacchetto sono un prelievo di solidarietà sugli extra profitti delle società di idrocarburi e una riduzione obbligatoria della domanda (il 5 per cento nelle ore di picco).

 

"In questo periodo i profitti devono essere condivisi e canalizzati verso chi ne ha più bisogno", ha spiegato von der Leyen: "La nostra proposta raccoglierà più di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire direttamente il colpo". Von der Leyen non ha parlato di price cap sul gas importato, ma ha promesso di sviluppare "una serie di misure per tenere conto la natura specifica delle nostre relazioni con i fornitori", da quelli "inaffidabili come la Russia agli amici affidabili come la Norvegia". Il via libera agli aiuti di stato per garantire liquidità alle società energetiche in difficoltà per la volatilità dei mercati ci sarà in ottobre. Von der Leyen ha anche annunciato l'intenzione di creare un banchmark più rappresentativo dal Ttf di Amsterdam per il gas e, nel medio periodo, di procedere a una "riforma profonda e ampia del mercato dell'elettricità" per "disaccoppiare l'influenza dominante del gas sul prezzo dell'elettricità". 

 

Al di là dell'emergenza energetica, il discorso sullo Stato dell'Unione serve a presentare le proposte per il prossimo anno. Von der Leyen intende fare dell'idrogeno un "game changer per l'Europa", con la creazione di "una nuova Banca europea dell'idrogeno" dotato di 3 miliardi di euro per aiutare a costruire il futuro mercato europeo del settore. La Commissione presenterà “un pacchetto di aiuti per le Pmi” con “una proposta per un insieme unico di norme fiscali per fare affari in Europa”. Von der Leyen ha insistito sulla crisi delle competenze nel mercato del lavoro europeo, dove “mancano camionisti, camerieri e lavoratori aeroportuali, oltre a infermieri, ingegneri e tecnici informatici”.

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La risposta saranno investimenti "sull'istruzione professionale e sul miglioramento delle competenze” e rendere “l'Europa più attraente per i lavoratori qualificati” da paesi terzi (il 2023 sarà l'Anno europeo delle competenze). Un'altra misura faro per il prossimo anno è l'European critical raw materials act - “una Legge europea sulle materie prime cruciali - per evitare di cadere nella trappola della dipendenza delle materie prime essenziali come accaduto con il gas russo. Von der Leyen ha annunciato anche un "Fondo europeo per la sovranità” per finanziare i Progetti importanti di interesse comune europeo, un "pacchetto per la difesa della democrazia" (per non permettere a "cavalli di Troia delle autocrazie di attaccare le nostre democrazie dall'interno"), proposte per "aggiornare il nostro quadro legale per combattere la corruzione" e "una nuova iniziativa sulla salute mentale".

 

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Von der Leyen era attesa su altri due temi: il Patto di stabilità e crescita e la riforma dei trattati. Sul primo punto è rimasta vaga. "In ottobre presenteremo nuove idee per la nostra governance economica”, ha detto la presidente della Commissione: “Gli Stati membri dovrebbero avere maggiore flessibilità sui loro percorsi di riduzione del debito. Ma ci dovrebbe essere una maggiore responsabilità sul rispetto di ciò che abbiamo concordato. Dovrebbero esserci regole più semplici che tutti possono seguire”, ma anche per “aprire lo spazio per investimenti strategici e dare ai mercati finanziari la fiducia di cui hanno bisogno”.

 

Quanto ai trattati, “qualcuno potrebbe dire che questo non è il momento giusto. Ma se vogliamo seriamente prepararci per il mondo di domani, dobbiamo essere in grado di agire sulle cose che contano di più per le persone” e “essere seri riguardo alle riforme”, ha detto von der Leyen: “Credo sia giunto il momento di una Convenzione europea”. Von der Leyen, in particolare, vuole iscrivere “la solidarietà tra le generazioni nei nostri Trattati”.

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