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editoriali

Schröder e il mal di Russia. Una visita che impensierisce

Redazione

L’ex cancelliere tedesco torna a Mosca e prende l’hotel a due passi dalla compagnia petrolifera Rosneft che ha dovuto lasciare per volontà del Bundestag

Alcuni legami sono complessi da recidere, come quello tra l’ex cancelliere socialdemocratico tedesco Gerhard Schröder che, forse in preda  alla nostalgia, avrebbe preso un volo con scalo a Baku, in Azerbaijan, per raggiungere la Russia. Schröder è andato in vacanza a Mosca: “E’ una bellissima città”, ha detto a un giornalista tedesco. L’ex cancelliere è partito domenica, e avrebbe scelto un albergo non lontano dalla sede di Rosneft, la compagnia petrolifera russa della quale era membro del consiglio di amministrazione. Ha lasciato l’incarico dopo che il Bundestag aveva deciso di privarlo di alcuni privilegi che gli erano rimasti in quanto ex cancelliere.

 

Quando il giornalista gli ha fatto notare che il suo hotel non era lontano dal suo vecchio ufficio a Rosneft, Schröder ha replicato, sbadato: “Davvero? O sì, lei ha ragione”. Dopo l’inizio dell’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina, Schröder non era intenzionato a lasciare i suoi affari moscoviti, non ha mai condannato il presidente Vladimir Putin e anche il suo stesso partito, l’Spd che pure fatica a improntare una decisa politica antirussa, ha avviato un procedimento interno per decidere se espellerlo. Da quando non è più cancelliere Schröder è diventato un lobbista per Rosneft e in parte ha anche sancito quella dipendenza dal gas russo che oggi rende la Germania ricattabile e vulnerabile.

 

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, non soltanto ha confermato che Schröder è a Mosca ma non ha neppure escluso un possibile contatto con Putin. E questo mentre Gazprom, la compagnia energetica russa nella quale l’ex cancelliere stava per entrare nel consiglio di amministrazione, ha tagliato di nuovo le forniture di gas verso la Germania. Schröder non è un cittadino tedesco comune, è un ex cancelliere che ha lasciato anche delle riforme che sono state a lungo una buona eredità per la Germania. Ogni suo passo per Mosca, in effetti città bellissima, e nei pressi degli uffici di Rosneft, impensierisce. Soprattutto con una storia di compleanni festeggiati al fianco del capo del  Cremlino.

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