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editoriali

L'India è a un passo dal mollare Mosca

Redazione

Le missioni parallele di Johnson e von der Leyen. Modi prende tempo

Come si fa a far passare qualcuno dalla propria parte? Alzando la posta in gioco, promettendogli più di quello che gli era stato promesso dal rivale. La missione di Boris Johnson in India aveva soprattutto un obiettivo: convincere il primo ministro populista e nazionalista, Narendra Modi, a mollare la Russia ed entrare nell’alleanza occidentale anti Putin. E il medesimo obiettivo ce l’ha il viaggio in India della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che inizia domani ed è stato annunciato dai giornali indiani. Ieri, alla fine del summit a Delhi tra Johnson e Modi, il primo ministro inglese ha detto che l’India è una “incredibile potenza in ascesa in Asia”, e che la priorità è intensificare i rapporti.

Entro la fine dell’anno potrebbe essere raggiunto un accordo di massima per un trattato post Brexit da finalizzare nei mesi successivi. Ma l’altra parte fondamentale della promessa di Londra a Delhi è la semplificazione di alcune regole di licenza che permetterebbero presto al Regno Unito di fornire hardware militari all’India, un patto di sicurezza e difesa che aiuterebbe l’India ad affrancarsi dalla sua dipendenza militare con la Russia. Sebbene l’India abbia condannato i massacri dei civili in Ucraina, finora non ha mai criticato Putin, e si è astenuta quando l’Assemblea generale dell’Onu ha votato per sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani. Anche durante il suo turno al Consiglio di sicurezza, Delhi ha protetto la Russia da una risoluzione.

 

La questione indiana è molto imbarazzante per l’alleanza occidentale, che trattava l’India come un partner democratico e affidabile in una regione dominata dall’influenza cinese. Secondo diverse voci, in questa strategia di Modi c’è anche molto calcolo: Delhi non ha preso bene il suo coinvolgimento nel Quad (la partnership con Giappone, America e Australia) e l’esclusione da Aukus (il patto di difesa tra America, Australia e Regno Unito) e ora sta prendendo tempo sulla questione ucraina. A breve anche Delhi potrebbe mollare Mosca, e allora Putin sarà ancora più isolato nella comunità internazionale democratica. 

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