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editoriali

Zelensky contro le aziende francesi

Redazione

Sono gli sponsor dei russi, dice il leader ucraino. Il conflitto tra valori e profitti

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Ieri pomeriggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato in videoconferenza ai deputati dell’Assemblée nationale, ringraziando il capo dello stato francese Emmanuel Macron per i suoi sforzi nel cercare una mediazione con la Russia, ma esortandolo allo stesso tempo a fare di più per Kyiv. “La Francia deve aiutare l’Ucraina a porre fine a questa guerra contro la libertà, l’uguaglianza, la fraternità”, ha detto Zelensky facendo leva sui valori fondanti della République, che hanno “reso l’Europa unita”. Ha poi aggiunto: “Speriamo che, sotto la presidenza francese dell’Unione europea, venga presa una decisione storica in favore dell’adesione dell’Ucraina all’Ue. Abbiamo bisogno di aiuto e di sostegno, per essere ben armati (…) Affinché vinca la libertà abbiamo bisogno di sanzioni contro l’aggressore”.

  

Paragonando le devastazioni perpetrate dai russi a Mariupol alle “rovine di Verdun”, Zelensky ha in seguito messo l’accento sulla pressione economica che Parigi dovrebbe esercitare in Russia, spingendosi molto avanti nelle richieste. “Le aziende francesi devono abbandonare il mercato russo. Renault, Auchan, Leroy Merlin e le altre devono smettere di essere gli sponsor della macchina da guerra della Russia”, ha dichiarato Zelensky. “Devono smetterla di finanziare l’uccisione dei bambini e gli stupri”, ha insistito il presidente ucraino, ribadendo che “tutti devono ricordarsi più dei valori che dei profitti”. 

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La Russia è il secondo mercato di Renault dopo l’Europa e il secondo di Leroy Merlin dopo la Francia. La casa automobilistica è molto esposta in ragione dei suoi accordi con il conglomerato pubblico Rostec guidato Sergei Chemezov, alleato di primo piano di Putin. Leroy Merlin, colosso specializzato in bricolage, ha 36 mila dipendenti in Russia, che operano in 107 supermercati e 62 città. E Auchan? Gli introiti russi valgono il 10 per cento dei ricavi totali. Non sarà facile, dunque, trovare un compromesso tra valori e profitti. 

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