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Chi mette a posto il Covid-caos dell'Olanda

Micol Flammini

Gli olandesi votano il 17 marzo e sarà un'elezione importante per tutta l'Ue. Mark Rutte è ancora avanti nei sondaggi nonostante le dimissioni, le manifestazioni violente del fine settimana e il ritorno del rivale Wilders

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Sabato nei Paesi bassi è entrato in vigore il coprifuoco dalle 21, una nuova misura restrittiva introdotta dal governo per cercare di contenere l’aumento dei contagi. Il premier Mark Rutte, in carica per gli affari correnti, ha anche cambiato posizione sulla libera circolazione interna: un cambiamento che dice tanto sul nuovo approccio alla pandemia del premier olandese. Contro il coprifuoco sono scoppiate proteste violente e non autorizzate, i manifestanti si sono radunati in tutte le principali città del paese, e in seguito alle violenze sono state arrestate più di cento persone, ha detto oggi la polizia. “Queste non sono proteste – ha commentato Rutte – sono violenze criminali e saranno trattate come tali”. Il governo del premier olandese – composto dai liberali di destra del Vvd, i cristianodemocraici della Cda, i liberali di sinistra del D66 e l’Unione cristiana Cu – si è dimesso il 15 gennaio per uno scandalo legato a un precedente esecutivo, di cui Rutte era sempre il leader.

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Sabato nei Paesi bassi è entrato in vigore il coprifuoco dalle 21, una nuova misura restrittiva introdotta dal governo per cercare di contenere l’aumento dei contagi. Il premier Mark Rutte, in carica per gli affari correnti, ha anche cambiato posizione sulla libera circolazione interna: un cambiamento che dice tanto sul nuovo approccio alla pandemia del premier olandese. Contro il coprifuoco sono scoppiate proteste violente e non autorizzate, i manifestanti si sono radunati in tutte le principali città del paese, e in seguito alle violenze sono state arrestate più di cento persone, ha detto oggi la polizia. “Queste non sono proteste – ha commentato Rutte – sono violenze criminali e saranno trattate come tali”. Il governo del premier olandese – composto dai liberali di destra del Vvd, i cristianodemocraici della Cda, i liberali di sinistra del D66 e l’Unione cristiana Cu – si è dimesso il 15 gennaio per uno scandalo legato a un precedente esecutivo, di cui Rutte era sempre il leader.

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Le dimissioni non hanno creato grandi scossoni nella politica olandese, ma le elezioni che si terranno il 17 marzo, saranno importanti per l’Unione europea. Rutte è ancora in testa nei sondaggi nonostante le dimissioni e una gestione della pandemia confusa. I Paesi bassi avevano cercato di affrontare la crisi sanitaria con un approccio più morbido rispetto alla maggior parte dei paesi europei durante la prima ondata. Dopo l’estate erano invece stati tra i primi a imporre delle restrizioni, un lockdown parziale, e poco prima di Natale il premier aveva detto che era il momento di fare qualche sacrificio in più e aveva annunciato la chiusura di negozi non essenziali, bar e ristoranti, scuole, musei, palestre – che proseguirà fino al 9 febbraio – senza tuttavia sottolineare l’importanza dell’uso della mascherina obbligatoria. L’Olanda è anche tra i paesi europei che procedono più lentamente con le vaccinazioni e in questo momento Mark Rutte, con delle elezioni che si fanno sempre più vicine, a capo di un governo dimissionario, deve anche stare attento al ritorno del suo rivale Geert Wilders. Il leader di estrema destra del Partito delle libertà (Pvv) è secondo nei sondaggi ma a più di dieci punti dal Vvd di Rutte.

 


Una foto della manifestazione a Eindhoven (EPA/ROB ENGELAAR)


 

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Scomparso dopo il risultato deludente delle elezioni europee, Wilders sta ora traendo vantaggio dallo sfaldamento di Forum per la democrazia. Il partito di ultradestra, dopo le dimissioni del suo leader Thierry Baudet, sta perdendo consensi, con l’effetto di ricompattare il voto sovranista su Wilders. Il leader di Pvv ha preso le distanze dalle proteste che sono state tra le più violente di quelle scoppiate in Europa dall’inizio della pandemia – nella cittadina di Urk è stato anche bruciato un centro per i tamponi – ma probabilmente potrà raccogliere il voto degli scontenti. Le proteste di domenica sono state un brutto segnale per la nazione e per l’Ue, ma lunedì mattina le città olandesi erano piene di cittadini usciti per rimettere a posto quel che altri avevano distrutto. E’ da qui, dalla voglia di ritrovare un po’ di ordine che dovrà ripartire anche Rutte, dalla necessità di ricostruire anche una strategia contro la pandemia che è suonata spesso confusa. E’ dall’energia che si impiega nel rimettere a posto i pezzi di questa stanchezza da pandemia, che può diventare violenza, che si vedrà come potranno andare le cose. Nei Paesi bassi, come in Ue. 

 

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