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quarta elezione?

Ancora una crisi di governo in Israele

Rimanendo nell'esecutivo il leader di Kahol Lavan diventerebbe premier, uscendo ha poche possibilità di entrare nel prossimo

Micol Flammini

Benny Gantz vuole presentare una mozione per sciogliere la Knesset, ma lascia intravedere un'apertura. Mentre Netanyahu si prendeva la scena internazionale, il suo compagno di coalizione è rimasto a guardare e ora minaccia di portare il paese verso la quarta elezione in due anni

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Roma. Il leader del partito israeliano Kahol Lavan, Benny Gantz che  è anche vicepremier e ministro della Difesa, ha detto che non può più sostenere il governo guidato da Benjamin Netanyahu e quindi domani presentare una mozione per sciogliere la Knesset, il parlamento israeliano. “Sono entrato in questo governo con il cuore pesante ma con tutto il cuore”, ha detto, accusando il premier di mentire ai suoi elettori. La  mozione, se approvata, porterebbe il paese a nuove elezioni per la quarta volta in meno di due anni. Il discorso di Gantz si è però concluso con un’apertura: se Netanyahu farà in modo che il bilancio 2020-21 verrà approvato immediatamente, allora lo scioglimento della Knesset verrà evitato. Se il bilancio non sarà approvato entro il 23 dicembre, il Parlamento verrà sciolto comunque e il Likud del premier continuerebbe a essere il partito più forte. Netanyahu in questi mesi, nonostante le critiche affrontate durante i lockdown, si è preso la scena internazionale, ha concluso accordi storici con alcuni   vicini mediorientali. Ha incontrato il principe ereditario saudita Bin Salman, un incontro importante di cui il suo compagno di coalizione era all’oscuro. Mentre Bibi agiva Benny era rimasto a guardare: gli rimane il bilancio  per far valere il suo ruolo e per riprendere la fiducia del suo partito. Rimanendo dentro alla coalizione Gantz diventerebbe premier, sciogliendo la Knesset avrebbe poche possibilità di entrare a far parte di un nuovo governo. 

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Roma. Il leader del partito israeliano Kahol Lavan, Benny Gantz che  è anche vicepremier e ministro della Difesa, ha detto che non può più sostenere il governo guidato da Benjamin Netanyahu e quindi domani presentare una mozione per sciogliere la Knesset, il parlamento israeliano. “Sono entrato in questo governo con il cuore pesante ma con tutto il cuore”, ha detto, accusando il premier di mentire ai suoi elettori. La  mozione, se approvata, porterebbe il paese a nuove elezioni per la quarta volta in meno di due anni. Il discorso di Gantz si è però concluso con un’apertura: se Netanyahu farà in modo che il bilancio 2020-21 verrà approvato immediatamente, allora lo scioglimento della Knesset verrà evitato. Se il bilancio non sarà approvato entro il 23 dicembre, il Parlamento verrà sciolto comunque e il Likud del premier continuerebbe a essere il partito più forte. Netanyahu in questi mesi, nonostante le critiche affrontate durante i lockdown, si è preso la scena internazionale, ha concluso accordi storici con alcuni   vicini mediorientali. Ha incontrato il principe ereditario saudita Bin Salman, un incontro importante di cui il suo compagno di coalizione era all’oscuro. Mentre Bibi agiva Benny era rimasto a guardare: gli rimane il bilancio  per far valere il suo ruolo e per riprendere la fiducia del suo partito. Rimanendo dentro alla coalizione Gantz diventerebbe premier, sciogliendo la Knesset avrebbe poche possibilità di entrare a far parte di un nuovo governo. 

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