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A Londra il contestato ministro dell’Istruzione sa dove sono seppelliti i cadaveri

Gregorio Sorgi

Gavin Williamson è ritenuto il responsabile dello scandalo che ha coinvolto i voti dell'esame di maturità. Eppure non è bastato a fargli perdere il posto

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Londra. L’opinione pubblica britannica chiede a gran voce le dimissioni di Gavin Williamson, il ministro dell’Istruzione ritenuto responsabile dello scandalo che ha coinvolto i voti dell’esame di maturità. Visto l’annullamento delle prove in Gran Bretagna a causa del coronavirus, il governo ha utilizzato un algoritmo per determinare i punteggi degli studenti. Il ministero si è rifiutato di usare le previsioni dei docenti, temendo che avrebbero alzato a dismisura i voti, e ha adottato un metodo statistico che però si è rivelato inefficace. Gli studenti hanno protestato contro quella che considerano una grande ingiustizia – le principali vittime di questo sistema sono stati gli alunni delle scuole meno blasonate – e hanno costretto il governo a fare marcia indietro. Questo grande scandalo non è bastato a fare perdere il posto a Williamson, considerato un alleato indispensabile per il premier Boris Johnson. Il ministro è un personaggio subdolo e luciferino, che nessun leader di partito vorrebbe mai avere contro. Molti parlamentari conservatori hanno messo in guardia Johnson: “Stai attento, Gavin sa dove sono seppelliti i cadaveri”. 

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Londra. L’opinione pubblica britannica chiede a gran voce le dimissioni di Gavin Williamson, il ministro dell’Istruzione ritenuto responsabile dello scandalo che ha coinvolto i voti dell’esame di maturità. Visto l’annullamento delle prove in Gran Bretagna a causa del coronavirus, il governo ha utilizzato un algoritmo per determinare i punteggi degli studenti. Il ministero si è rifiutato di usare le previsioni dei docenti, temendo che avrebbero alzato a dismisura i voti, e ha adottato un metodo statistico che però si è rivelato inefficace. Gli studenti hanno protestato contro quella che considerano una grande ingiustizia – le principali vittime di questo sistema sono stati gli alunni delle scuole meno blasonate – e hanno costretto il governo a fare marcia indietro. Questo grande scandalo non è bastato a fare perdere il posto a Williamson, considerato un alleato indispensabile per il premier Boris Johnson. Il ministro è un personaggio subdolo e luciferino, che nessun leader di partito vorrebbe mai avere contro. Molti parlamentari conservatori hanno messo in guardia Johnson: “Stai attento, Gavin sa dove sono seppelliti i cadaveri”. 

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Williamson ha la nomea di essere il deputato più ambizioso e spietato di Westminster. Viene spesso paragonato a Francis Urquhart, il celebre manovratore che fa da protagonista della serie tv britannica “House of Cards” degli anni Ottanta, a cui la più celebre serie Netflix è ispirata. Come Urquhart, anche Williamson si è fatto le ossa come capogruppo dei Tory – l’incarico in inglese si chiama whip, che significa frusta – nel secondo governo di Theresa May, quando la maggioranza aveva dei numeri risicati e non erano ammesse defezioni tra le file dei conservatori. Il compito di Williamson era proprio questo: racimolare ogni voto utile, con le buone o con le cattive. L’allora capogruppo disse in una vecchia conferenza di partito: “Io non credo nel bastone, ma è incredibile cosa si può ottenere con una carota appuntita”. Williamson ama il personaggio che si è costruito negli anni e fa di tutto per tenere intatta la sua reputazione. Si racconta che il ministro teneva in una teca di vetro sulla sua scrivania una tarantola di nome Cronus, proprio come la divinità greca che aveva mangiato i suoi figli. Invece in una foto scattata lunedì nel suo ufficio Williamson ha messo in bella vista una frusta di legno – secondo alcuni è un avvertimento implicito a Boris Johnson.

 

Tuttavia, le doti comunicative del ministro non sono all’altezza di tutto il resto. Ieri in una serie di interviste televisive Williamson è apparso molto in difficoltà e ha tentato di scaricare la colpa dello scandalo sull’agenzia Ofqual, che ha il compito di monitorare il regolare andamento degli esami di stato. Secondo il Telegraph, il governo potrebbe sacrificare il direttore di Ofqual o un alto dirigente del ministero dell’Istruzione per salvare Williamson. Il ministro era già stato protagonista di uno scandalo a maggio 2019, quando aveva fatto trapelare le informazioni riservate di un incontro del Comitato di sicurezza nazionale a un giornalista del Telegraph. All’epoca era stato costretto a dimettersi da ministro della Difesa, e si pensava che la sua ascesa si fosse conclusa una volta per tutte. Ma dopo le dimissioni della May, l’ex capogruppo ha puntato nuovamente sul cavallo vincente, Boris Johnson. Williamson ha racimolato i voti che hanno permesso all’ex sindaco di arrivare alla fase finale delle primarie, e lui lo ha ricompensato con il ritorno all’esecutivo e la garanzia dell’immunità. I 55 mila studenti che per pochi giorni non sono entrati nella loro università di prima scelta si dovranno rassegnare. Per fare fuori Williamson serve ben altro.

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