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Il buon lascito del 2021. Un'economia che cresce e una rivoluzione digitale finalmente reale

Redazione

L'anno nuovo ha debuttato con nuovi rialzi di Borsa e con la crescita della produzione dell'Eurozona invariata nonostante l’aumento delle materie prime e le strozzature nella distribuzione. E in Italia, che continua a crescere oltre la media, per la prima volta le potenzialità della burocrazia digitale diventano uno strumento nelle tasche di tutti

Il 2022 ha debuttato con nuovi rialzi di Borsa, cosa non scontata dopo i record dell’anno passato, l’imperversare della variante Omicron e, per l’Italia, della variante Quirinale. Quanto all’economia reale, l’indice manifatturiero (Ihs Markit Pmi) dell’Eurozona a dicembre risulta sì in lieve flessione rispetto a novembre, ma di 4 decimali (58 contro 58,4) mentre la crescita della produzione è invariata nonostante l’aumento delle materie prime e le strozzature nella distribuzione.

  

I dati nazionali, poi, dicono che l’Italia continua a crescere oltre la media, sia pure con uno slancio minore (62 punti rispetto a 62,8 di novembre), il che porta l’espansione al diciottesimo mese consecutivo e nel quarto trimestre al livello più alto da quando, nel ’97, i dati vengono raccolti. Egualmente importante è che la manifattura tedesca abbia fermato la caduta nonostante le difficoltà della Germania nel 2021. Il surplace tra decisa ripresa e ripiegamento dipenderà sia da Omicron sia dall’energia e dalle materie prime.

   

Ma mentre ci eravamo affacciati al 2021 con i primi arrivi dei vaccini, il 2021 lascia in eredità novità tecnologiche non banali. Il fiasco sostanziale dell’app Immuni, in Italia, è stato fatto dimenticare dal successo del green pass: italiano, europeo e mondiale. Abituati a considerare le app in chiave social o di intrattenimento, o riservate a ingegneri, progettisti, addetti al trading, ora le apprezziamo come strumento di sanità pubblica e di sicurezza. In Italia la disponibilità del green pass nella Io, app mobile della Pubblica amministrazione, ci ha permesso di scalare i servizi burocratici non più come un Tourmalet ma come un sentiero per meno esperti. Non tutti, certo, ma è la prima volta che le potenzialità della burocrazia digitale diventano uno strumento per tutti e nelle tasche di ognuno. Lo Spid, entità ermetica un anno fa, è un’altra scommessa vinta, assieme alla firma digitale. Ci voleva il Covid? Ce lo saremmo risparmiato, ma finalmente noi non addetti, se si parla di transizione digitale, vediamo che non è uno slogan.

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