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di cosa parlare stasera a cena

Gli sberleffi di Di Maio a Conte sul secondo mandato

Giuseppe de Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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“Non penalizziamo chi non è al primo mandato” è l’espressione, che a cena potete proporre come meravigliosamente cesellata, con cui Luigi Di Maio ha ribadito ai suoi che il limite dei due mandati è una sciocchezza archiviata per sempre e ha cercato di seminare ulteriore zizzania nel campo contiano. Oggi il ministro degli Esteri ha riunito i gruppi parlamentari nati dalla scissione da lui guidata e ha offerto varie perle di arte politica, con questo parlare vecchio stile, che qui troviamo specialmente corroborante. Anche perché conteneva non solo sberleffi a Giuseppe Conte e al suo mondo di riferimento del Fatto ma anche solide indicazioni sul sostegno al governo. E qui si apre un capitolo interessante, non tanto per la mini pre-crisi che ieri sera ci è sembrato di vivere (ma poi può cadere un governo per le rivelazioni creative e non verificabili di Domenico De Masi?), ma per il futuro del draghismo, sempre più fecondo, lo si leggeva anche oggi sul Foglio, di contaminazioni politiche.

 

Nel frattempo Conte bloccava anche l’uscitina verso l’appoggio esterno e Draghi diceva tranquillamente a Sergio Mattarella che il governo va avanti, mentre nel consiglio dei ministri dedicato al nuovo intervento sull’energia non affrontava quelli che a Palazzo Chigi hanno definito “temi politici”. E, d’altra parte, che doveva affrontare? La fuffa demasian-fattiana o l’incomprensibile polemica senza argomenti tra Conte e Beppe Grillo non si prestano alle analisi razionali, anche se condite con dosi di simpatia umana, care al presidente del consiglio. Per i twittatori: seguite il consiglio di Giancarlo Loquenzi.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

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Il vertice che decide il cambio di strategia e il rafforzamento della Nato e dal quale Mario Draghi è dovuto partire in anticipo a causa delle note questioni nella maggioranza. Emmanuel Macron ripete, anche dal vertice Nato, che resta salda l’intenzione di aiutare l’Ucraina e cita le armi in partenza.

 

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Fatto #2

I russi lasciano l’Isola dei Serpenti: è un passaggio che pesa sulle sorti della guerra.

 

Fatto #3

La Corte suprema degli Usa, per non farsi mancare niente quanto a temi controversi, interviene anche con una limitazione dei poteri di intervento dell’autorità pubblica per limitare le emissioni nella produzione di energia.

 

Oggi in pillole

  • Per Macron c’è anche la questione dei provvedimenti di estradizione chiesti dall’Italia, il presidente ha aperto la strada al ricorso con cui verrebbe annullato il fermo delle estradizioni dei nove terroristi.

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  • E per Biden anche le questioni interne, a partire dal rapporto complicato con la Corte suprema (vedi sopra).

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  • L’abbraccio di Agordo a Leonardo Del Vecchio.

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