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San Pietroburgo, tre nomi una città

Priscilla Ruggiero

Il 6 settembre di trent'anni fa finiva l'èra di Leningrado, che un giorno all'anno continua a tornare sulle cartine geografiche. Storia della città sulla Neva

Trent’anni fa come oggi, il 6 settembre del 1991, dopo il tramonto dell’Unione Sovietica, alla città di Leningrado fu restituito il suo nome originario: San Pietroburgo. I leader sovietici, volendo negare il passato zarista del paese, avevano rinominato la città in onore dell’uomo che proprio da qui aveva dato inizio alla Rivoluzione d’ottobre, Vladimir Il’ic Lenin. Ma non fu l’unica volta in cui la culla delle “Notti bianche” di Dostoevskij cambiò nome. Pillole di Priscilla Ruggiero.

 

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I nomi che ha avuto la città simbolo della resistenza ai nazisti. Quattro le volte in cui ha cambiato nome. Nel 1914, durante la Prima guerra mondiale, abbandona il suo storico nome (troppo tedesco) per diventare Pietrogrado. Dieci anni dopo, Leningrado, per poi tornare a chiamarsi San Pietroburgo. Poi ci sono i soprannomi: Piter, la Città sulla Neva, la Capitale del Nord, la Capitale culturale, la Venezia sulla Neva, la Palmira del Nord, la Città delle Tre Rivoluzioni.

 

54 per cento

La percentuale che in seguito a un referendum popolare decise di restituire a Leningrado il nome originale di San Pietroburgo. La regione circostante – l’Oblast – continua a chiamarsi  “Regione di Leningrado”.

 

39

Gli anni all’indomani del referendum dell’attuale presidente russo Vladimir Putin. Nato a Leningrado, nel 1991 si è dimesso dai servizi di sicurezza dell’Unione Sovietica per iniziare la sua carriera politica a San Pietroburgo.

 

9 maggio

L’unico giorno dell’anno in cui la città torna a essere chiamata Leningrado, in memoria della vittoria che pose fine agli 872 giorni di assedio della città durante la Seconda guerra mondiale. Alcuni nostalgici della vecchia generazione continuano a chiamarla così.

 

1703

L’anno della fondazione della città sotto il regno dello zar Pietro il Grande:  l’obiettivo era quello di creare una città sul Baltico che facesse da “ponte” tra Russia ed Europa, una finestra sull’Occidente. Nel 1712 lo zar la proclamò capitale, per poi essere riportata a Mosca dopo la Rivoluzione d’ottobre.

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