(foto Ansa)

Il punto

Cosa sappiamo del naufragio di migranti in Grecia

Redazione

“È un segno che la nostra politica migratoria adesso non funziona bene”, dice la commissaria Ue Ylva Joahnsson. Il primo ministro greco proclama tre giorni di lutto nazionale, mentre continuano le ricerche in mare. Secondo i sopravvissuti, i migranti coinvolti sarebbero 750

Continuano le ricerche al largo del Peloponneso, in Grecia, dopo il naufragio di un barcone avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì. Le stime parziali parlano di 78 cadaveri recuperati e 104 persone messe in salvo, mentre secondo il sindaco di Kalamata sull'imbarcazione ci sarebbero oltre 500 persone. Stando alle segnalazioni dei sopravvissuti, invece, i migranti coinvolti sarebbero in totale 750, con più di 100 bambini presenti nella stiva.

Non si conoscono ancora i dettagli del naufragio. Stando alle prime ricostruzioni, il barcone sarebbe partito cinque giorni fa dal porto di Tobruk, in Libia, diretto verso l'Italia, perdendo poi propulsione e affondando in meno di 15 minuti. Secondo la ong Alarm Phone la guardia costiera greca era “a conoscenza del fatto che la nave era in pericolo per ore prima che venisse inviato qualsiasi aiuto”, mentre la stessa guardia costiera sostiene che “la nave ha negato ogni assistenza e dichiarato la volontà di proseguire il viaggio verso l'Italia”.

  

   

“Penso che questo naufragio sia un segno del fatto che la nostra politica migratoria adesso non funziona bene”, ha affermato la commissaria agli Affari interni dell'Ue, Ylva Joahnsson. “La cambieremo con il nuovo patto su migrazione e asilo – promette la commissaria –. Le ong stanno facendo molto per salvare vite nel Mediterraneo”.

“Profondamente addolorata per la notizia del naufragio al largo delle coste greche e per i tanti morti segnalati”, scrive la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dicendosi “molto preoccupata per il numero di persone scomparse”. “Dobbiamo continuare a lavorare insieme, con gli stati membri e i paesi terzi per prevenire queste tragedie”, afferma. 

“Profondamente rattristato dal tragico naufragio al largo della costa di Pylos nel sud della Grecia, con tante giovani vite perse. Un promemoria straziante che dobbiamo porre fine al business senza scrupoli dei trafficanti. I leader dell'Ue affronteranno la questione al vertice di giugno” scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Il primo ministro greco Iōannīs Sarmas ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, mentre l'ex premier Kyriakos Mītsotakīs, che ha da poco lasciato l'incarico ma è il favorito per il secondo turno di luglio, si è detto “scioccato dal tragico naufragio e addolorato per la perdita di così tante vite innocenti”.

     

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