(Ansa)

Il nuovo decreto covid

Green pass dal 6 agosto per bar e ristoranti al chiuso. Tutte le regole

Redazione

Certificazione verde necessaria anche per teatri, cinema e palestre. Cambiano i parametri per i colori delle regioni: maggior peso agli indicatori relativi agli ospedali. Prorogato lo stato d'emergenza fino a fine dicembre.

Il Green pass sarà necessario per entrare nei bar e ristoranti al chiuso, teatri, cinema e palestre. Cambiano anche i parametri che determinano restrizioni e variazioni di colori per le regioni, con la situazione degli ospedali che avrà maggior peso nelle decisioni del ministero della Salute. Sono queste le principali indicazioni contenute nel nuovo decreto approvato questo pomeriggio dal Consiglio dei ministri. Prezzi calmierati per i tamponi e protocollo d'intesa con le farmacie fino al 30 settembre. Inoltre, la certificazione verde sarà concessa già dopo 15 giorni dalla prima dose. Nel Cdm di oggi non sono state affrontate le questioni riguardanti il trasporto pubblico e l'obbligo vaccinale per i docenti. È invece confermata l'estensione dello stato di emergenza fino al prossimo 31 dicembre.

 

Bar e ristoranti

Green pass sì, ma solo per le consumazioni al tavolo: questa la linea emersa nel corso della Cabina di regia. Il nuovo decreto dovrebbe entrare in vigore dal 6 agosto, in modo da permettere a tutti gli operatori di adeguarsi alle nuove norme. Sono inoltre previste sanzioni amministrative per le attività che non rispetteranno le norme.

 

Cinema, teatri, palestre, discoteche e stadi

Il Green pass sarà obbligatorio anche per cinema e teatri, così come per le palestre. Niente da fare invece per le discoteche: la decisione è stata ancora una volta rimandata. Riprono gli stadi, in zona bianca, con una capienza massima compresa tra il 30 e il 50 per cento. Per gli eventi sportivi al chiuso si scende al 25-30 per cento
 

I nuovi parametri per i colori delle regioni

Non saranno più incidenza e Rt gli indicatori più importanti: la Cabina di regia ha stabilito che saranno i tassi di occupazione delle terapie intensiva e i ricoveri ordinari a determinare il colore di una regione. Su questo punto regioni e ministero hanno faticato a trovare un accordo. Il punto di equilibrio trovato prevede che con le terapie intensive piene al 10 per cento e i ricoveri ordinari al 15 per cento si passerà dalla zona bianca a quella gialla. La zona arancione sarà automatica al raggiungimento della soglia del 20 per cento per le terapie intensive e del 30 per cento per quanto riguarda il tasso di ospedalizzazione, quella rossa quando gli indicatori di riferimento raggiungeranno rispettivamente la soglia del 30 e del 40 per cento.

 

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