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La Raggi ordina lo sgombero del campo rom di via del Foro Italico

Gianluca De Rosa

Incalzata da Fratelli d’Italia e temendo un altro commissariamento da parte della Regione, la sindaca di Roma dispone per l’11 agosto la chiusura dell’insediamento abusivo che era diventato una discarica

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Il Campidoglio si prepara a sgomberare l'insediamento rom abusivo di via del Foro italico. La notizia è stata messa nero su bianco in una missiva inviata al II municipio dal gabinetto della sindaca Virginia Raggi e firmata dal delegato alla Sicurezza Marco Cardilli lo scorso 23 luglio. La data prevista per lo sgombero è l'11 agosto. Il campo rom non autorizzato, da tempo al centro delle lamentele dei residenti, era stato recentemente raccontato dalla trasmissione le Iene e insieme a quello di Castel romano è diventato un'arma efficace di polemica politica per Fratelli d'Italia che a differenza della Lega ha trovato le chiavi per mettere in difficoltà l'amministrazione. Anche perché qui come a Castel romano la situazione è effettivamente scandalosa. Baracche circondate da un altissimo anello di rifiuti di ogni genere che vengono smembrati e poi bruciati sollevando in cielo un fitto fumo nero. 

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Il Campidoglio si prepara a sgomberare l'insediamento rom abusivo di via del Foro italico. La notizia è stata messa nero su bianco in una missiva inviata al II municipio dal gabinetto della sindaca Virginia Raggi e firmata dal delegato alla Sicurezza Marco Cardilli lo scorso 23 luglio. La data prevista per lo sgombero è l'11 agosto. Il campo rom non autorizzato, da tempo al centro delle lamentele dei residenti, era stato recentemente raccontato dalla trasmissione le Iene e insieme a quello di Castel romano è diventato un'arma efficace di polemica politica per Fratelli d'Italia che a differenza della Lega ha trovato le chiavi per mettere in difficoltà l'amministrazione. Anche perché qui come a Castel romano la situazione è effettivamente scandalosa. Baracche circondate da un altissimo anello di rifiuti di ogni genere che vengono smembrati e poi bruciati sollevando in cielo un fitto fumo nero. 

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Tutto questo, come sul campo rom della Pontina, all'interno di una riserva naturale. Quella di Decima Malafede a Castel romano, quella ben più interna alla città della valle dell'Aniene nel caso del campo di via del foro italico. Un business illegale di smaltimento dei rifiuti nel cuore della città: proprio a metà tra il nomentano e i Parioli. Non è un caso che entrambe le aree sono finite sotto sequestro. Dal 10 luglio l'insediamento è sorvegliato 24 ore su 24 dai vigili per evitare nuovi roghi, ma dopo un sopralluogo il Campidoglio ha deciso di sgomberare l'area. Anche perché questo a differenza di quello di Castel romano è un "campo tollerato", e non un regolare villaggio della solidarietà, ma un insediamento di cui il comune ha scelto appunto di tollerare la presenza.

 

Come scrive Cardilli nella lettera al II municipio: "Durante il sopralluogo, oltre alla già nota presenza di un'ingente quantità di rifiuti, è emersa la presenza di numerosi manufatti abusivi e la correlata necessità di liberare da persone le aree che saranno interessate dalla rimozione di rifiuti e materiali di risulta". In pratica lo sgombero può essere anticipato per la presenza di fabbricati abusivi nonostante con il coronavirus sia stata approvata una moratoria a livello nazionale che lo impedirebbe fino al 31 di agosto. Per questo lo sgombero di Castel romano partirà a settembre. Qui invece il Campidoglio ha preferito non perdere tempo. Anche per evitare che si ripeta quanto accaduto per il campo rom sulla Pontina con l'intervento della Regione Lazio che con un'ordinanza ha disposto lo sgombero e la bonifica sottolineando le inadempienze capitoline. Stavolta palazzo Senatorio ha voluto agire senza input. Ma se l'11 si partirà con lo sgombero, per la bonifica serviranno diversi soldi. La stima prevista è di oltre due milioni di euro.

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