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contro mastro ciliegia

I panni di Giarrusso

Maurizio Crippa

L'ex Iena sventola i vestiti sporchi dei grillini come una muleta davanti agli occhi di un partito già stressato di suo, chissà come  andrà

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Per una battuta infelice sui panni sporchi che si lavano in casa persino il Divo Giulio si bruciò mezza carriera, per quanto solo quella del cinema, e i panni sporchi erano quelli di Umberto D. Chissà come andrà (risciacquo, centrifuga?) coi panni sporchi dei grillini sventolati come una muleta davanti agli occhi di un partito già stressato di suo.

 

Ma è il metodo Giarrusso, un filo intimidatorio: l’ex Iena s’è messa in testa di candidarsi al trono di Sicilia, a Palazzo d’Orléans. Panni o muleta, come pizzini da recapitare a chi sa: “I panni sporchi si lavano in casa. Se la lavatrice è rotta, prima o poi bisognerà andare a lavarli fuori, sennò tutta la casa diventerà sporca”, ha scritto su Twitter. C’è del metodo, forse sì: ad esempio al Corriere in precedenza aveva già detto che lui, degli iscritti, “i risultati veri io li so”. E chi invece no? Qualche giorno prima era partita una lettera “dal basso” intesa a chiedere a Giuseppi (che però a decidere è più impedito di una lavatrice col calcare), di affidare il grillismo siculo a Dino da Catania. “Siamo un gruppo di portavoce, attivisti, simpatizzanti ed elettori”, come firma non è male. Accusano il M5s di “correntismo, familismo spudorato”. Chi ci laverà? Messaggi, pizzini, mulete

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