(foto LaPresse)

Il caso

Così Giarrusso, che punta alle regionali siciliane, lancia allusioni e minacce al suo M5s

Redazione

"I panni sporchi si lavano in casa ma se la lavatrice è rotta bisognerà andare a lavarli fuori", scrive l'europarlamentare su Twitter. Che adesso sogna di costringere i vertici a sceglierlo come candidato in regione

"I panni sporchi si lavano in casa. Se la lavatrice è rotta, prima o poi bisognerà andare a lavarli fuori, sennò tutta la casa diventerà sporca". E' con questo gioco di allusioni che l'europarlamentare grilino Dino Giarrusso cerca di lavorare ai fianchi e logorare i vertici del M5s. E del resto, riannodando il filo delle sue ultime dichiarazioni, si capisce subito dove vada a parare l'ex Iena. Se è vero che mentre il Movimento è percorso da tensioni perenni e nel momento in cui l'intera segreteria Conte resta congelata, lui per se stesso sogni un ruolo di primo piano. Nel caso particolare vorrebbe dire vederlo candidato governatore in Sicilia, in virtù di quello che l'inviato televisivo definisce "un grande consenso personale". Del resto alle ultime elezioni europee, quelle che lo proiettarono a Bruxelles, Giarrusso fu il più votato tra i grillini, il primo nella circoscrizione Isole. 

Così negli ultimi giorni a Palermo sono comparsi cartelloni elettorali che ne annunciano la candidatura, anche se nessun accordo è stato trovato con la compagine di centrosinistra. Forse è anche per questo che Giarrusso si è rivolto ai suoi con quel fare allusivo che un po' gli serve a fare pressioni su Conte e non solo. Anche perché, come ha scritto nel post sui social, "Io amo vivere in case pulite". 

 

(manifesti elettorali per Dino Giarrusso comparsi a Palermo)

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