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Anche il Vaticano condanna la risoluzione dell'Unesco contro Israele

Il comunicato congiunto Santa Sede-Israele critica "con forza il tentativo di negare il legame del popolo ebraico al proprio luogo più santo".

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Roma. La Santa Sede appoggia Israele nella sua protesta contro l'Unesco, che in diverse risoluzioni (le ultime approvate solo poche settimane fa) si riferisce ai luoghi santi di Gerusalemme est solo con la dizione in lingua araba. La condanna è contenuta nel comunicato congiunto tra Santa Sede e Israele reso noto stamane dalla Commissione bilaterale delle delegazioni del Gran rabbinato d'Israele e della Commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l'ebraismo. Il testo critica "con forza il tentativo di negare la storia biblica e il legame del popolo ebraico al proprio luogo più santo, il Monte del Tempio".

 

"Siano rigettate le strade senza meta della contrapposizione e della chiusura. Non accada più che le religioni, a causa del comportamento di alcuni loro seguaci, trasmettano un messaggio stonato, dissonante da quello della misericordia", prosegue il documento. "Purtroppo, non passa giorno che non si senta parlare di violenze, conflitti, rapimenti, attacchi terroristici, vittime e distruzioni. Ed è terribile che per giustificare tali barbarie sia a volte invocato il nome di una religione o di Dio stesso. Siano condannati in modo chiaro questi atteggiamenti iniqui, che profanano il nome di Dio e inquinano la ricerca religiosa dell'uomo. Siano invece favoriti, ovunque, l'incontro pacifico tra i credenti e una reale libertà religiosa".

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