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Chiese di Roma, con questo caldo, che ci fate chiuse?

Antonio Gurrado
Oggi garantite frescura e silenzio a tutti gli accaldati così come, nell'aldilà, solo la fede potrà custodirci dalle lingue di fiamma eterna. Se però il viandante arranca fin su San Pietro in Vincoli, qualora arrivasse dopo le dodici e venti, non c'è sudore o implorazione che tenga: la trova sbarrata fino al pomeriggio.
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Chiese di Roma, che ci fate chiuse? Con questo caldo che prefigura l'inferno, siete l'unico ricetto che offra riparo senza chiedere nulla in cambio; oggi garantite frescura e silenzio a tutti gli accaldati così come, nell'aldilà, solo la fede potrà custodirci dalle lingue di fiamma eterna. Se però il viandante arranca fin su San Pietro in Vincoli, qualora arrivasse dopo le dodici e venti, non c'è sudore o implorazione che tenga: la trova sbarrata fino al pomeriggio. Allora ha dieci minuti per precipitarsi alla Chiesa del Gesù, altrimenti la trova chiusa fino alle sedici. E così via (con qualche commendevole eccezione come Santa Maria ai Monti), per non parlare della sera: alle diciannove, perfino la Basilica di San Pietro serra le porte e ci manda a prendere l'aperitivo. La capitale della cristianità dimentica che Cristo osserva orario continuato e che, se bisogna agire in ogni modo perché si compia la gloria di Dio, anche il sollievo alla calura può essere un metodo per garantirsi qualche preghierina in più. Chiese di Roma, è troppo esigere che restiate aperte ventiquattr'ore su ventiquattro per proclamare una religione in cui non si conosce né il giorno né l'ora? Altrimenti fate una figura da protestanti; fate la figura della Cappella dei Miracoli “Gesù ti ama” nel quartiere San Lorenzo, filiale della Chiesa Cristiana Missionaria Internazionale ovvero Chiesa del Vangelo Quadrangolare, dove non importa di quanti miracoli o di quanto amore possiamo avere bisogno: accoglie tutti con una saracinesca abbassata.
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