Gianfranco Fini (foto LaPresse)

Che scena quella di Gianfranco Fini a Montecitorio

Pietrangelo Buttafuoco

C’è una cerimonia sui Trattati di Roma, è pur sempre un ex presidente della Camera, s’avvicina a qualcuno, la carità di un mezzo sorriso l’accoglie e trova posto. Ma prima

Che scena quella di Gianfranco Fini, ieri, a Montecitorio. Si presenta all’ingresso, la porta comunque si apre, e lui entra. Né buongiorno e neppure ciao ciao. Entra e non può fare altro che aggiustarsi il ciuffo. E’ una sorta di ripiego rispetto ad altri gesti più impegnativi: stringere la mano a qualcuno, scattare nel saluto romano… insomma. C’è una cerimonia sui Trattati di Roma, è pur sempre un ex presidente della Camera, s’avvicina a qualcuno, la carità di un mezzo sorriso l’accoglie e trova posto. Si siede. S’aggiusta il ciuffo: è marzo, ed già abbronzato.

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  • Pietrangelo Buttafuoco
  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.